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Milan, consigli per l’uso da Costacurta

L’ex rossonero profetizza l’esplosione di De Ketelaere: “‘Spaesato, ma ha margine. Serve continuare il progetto in corso e alzare il livello di chi è calato”.

Non fa drammi dopo la batosta firmata Inter Alessandro Costacurta, che con la maglia rossonera ha alzato in cinque occasioni la Champions League: "Il Milan per risalire deve portare al livello di un anno fa chi non lo è stato, si deve capire chi non ha giocato come sa. Tomori e Kalulo erano stati uno dei segreti dello Scudetto e quest'anno non si sono ripetuti, sbagliando tanto: Pierre non lo conoscevo, mi aveva sorpreso. Ritrovarsi titolari all'improvvisi ti può disorientare, merita una prova d'appello. Pensavo invece Fikayo fosse maturo: arrivasse una offerta, sarebbe da valutare la cessione; per lui ci sarebbe un esborso maggiore. Dove investirei il budget? Su una punta: ma le cercano tutti, punterei su Scamacca, o Sesko. Il primo può avere le giuste caratteristiche per il Milan e il Milan regalare a lui il giusto ambiente, il secondo non è costante, ma è giovane e forte".

Il centrale che ha brillato per senso tattico è convinto delle doti di Charles De Ketelaere: "C'entra l'ambiente, aveva fatto bene e ha ancora margine, pare spaventato. Ai miei tempi Savicevic, che si era classificato al secondo posto nel Pallone d'Oro, non fu brillante agli inizi, ma la squadra reggeva da sola, adesso invece i rinforzi sono fondamentali" le parole a 'La Gazzetta dello Sport'. 

Il 'progetto' Milan non deve essere stravolto, ove fosse centrato per il terzo anno consecutivo il piazzamento in Champions League: "Anche quest'anno è stato un ottimo lavoro, è chiaro che il quarto posto dal punto di vista economico è fondamentale, ma non si poteva abbandonare mentalmente la Champions League per quello; credo che il Milan possa centrarlo. Le riserve devono dare alla squadra un altro contributo".

L'ultima riflessione è dedicata alla finale e allo stato dell'arte del calcio di casa nostra: "Il Manchester City è la più forte da qualche anno e non ha vinto la Champions per qualche episodio, l'Inter ha dalla sua il 30% delle chance per farcela; Haaland è un fenomeno e la Champions League potrebbe regalare a Pep la leggenda, assieme a cinque Premier su sei, ma non devono essere certi del successo, noi perdemmo in maniera incredibile contro il Marsiglia e Lukaku in panchina è un lusso che pochi si possono permettere. L'Italia? Ci sono grossi problemi in attacco, mentre in mezzo al campo siamo messi bene: da Tonali a Ricci, in tanti hanno qualità; i baby che mi hanno colpito sono il nerazzurro Esposito e il rossonero Liberali: il primo completo, il secondo un mini Foden".   

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