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Milan, da Ibra a Cardinale non si salva nessuno: i tifosi contestano e lasciano la curva dopo 15’

Striscioni e cori per una lunga giornata. Il via dalla sede, l’epilogo a San Siro

MILANO – La marea rossonera si è data appuntamento all’esterno di Casa Milan nel caldo pomeriggio milanese per una sorta di resa dei conti. L’attesa contestazione dei tifosi milanisti coinvolge tutti: dirigenti, proprietà, giocatori. Nessuno escluso. Striscioni (“Singer, Cardinale, Furlani, Scaroni, Ibra, Moncada: andate tutti via, liberate il Milan da questa agonia!”), cori, ultrà con accanto normali appassionati, con un unico obiettivo: farsi sentire dopo una stagione deprimente. Il corteo si è man mano ingrossato, in totale c’erano circa 5mila tifosi. Una protesta forte ma pacifica contro la proprietà.

Cori contro la società e a favore di Paolo Maldini

Allo stesso tempo, tanti i cori per Paolo Maldini, licenziato nell’estate del 2023 dall’attuale società. Fuori ai play-off in Champions League, battuto in finale di Coppa Italia dal Bologna e nono in campionato, stasera il Diavolo contro il Monza deve vincere per provare almeno chiudere tra le prime otto. Una piccola consolazione, per evitare i turni preliminari di Coppa Italia ad agosto.

La contestazione dalla sede a San Siro

Già alle 16.30 sono arrivati di fronte alla sede del club i primi tifosi. Alle 16.45 l’ingresso nel piazzale della Curva Sud, che ha diffuso un duro messaggio: “Era difficile fare peggio di così eppure ci siete riusciti: siete riusciti a spingere il Milan in una palude di mediocrità e provincialismo, a togliere la voglia di sognare a una tifoseria che non ha eguali nel mondo. Niente male, vero?”. Presenti sia il tifo organizzato sia tifosi semplici, padri con figli, moglie e marito. Tutti uniti dalla voglia di raccontare la propria insofferenza verso questo Milan. Il coro più gettonato è quello che da mesi fa da colonna sonora a San Siro, contro l’azionista di controllo Cardinale. Poi fischi e cori contro Furlani, Ibrahimovic e anche Moncada. Pure contro la famiglia Singer, a capo del fondo Elliott. Il corteo è partito da Casa Milan e intorno alle 19 dovrebbe arrivare all’esterno di San Siro, dove poi ci sarà la gara col Monza. Partita in cui gli ultrà, come ulteriore forma di protesta, saranno sugli spalti solo per i primi quindici minuti, poi lasceranno lo stadio. Il nuovo direttore sportivo Tare, in arrivo lunedì a Milano, avrà tanto lavoro da fare.

I tifosi lasciano la curva dopo 15’

La contestazione è poi proseguita dentro lo stadio. I tifosi della Curva Sud, prima dell’inizio della sfida tra Milan e Monza, hanno composto l’inequivocabile scritta “Go home” con le loro sagome prima di lasciare gli spalti dopo circa un quarto d’ora, in segno di protesta nei confronti della società.

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