Piove sul bagnato in casa Milan. Dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia, che rischia di chiudere ai rossoneri le porte dell’Europa, è arrivata l’amara retrocessione in D della seconda squadra, il Milan futuro. I ragazzi di Oddo, che si erano garantiti due risultati sul tre nel ritorno del playout dopo aver battuto 1-0 all’andata la Spal, sono stati sconfitti per 2-0 (doppietta di Molina) a Ferrara e, alla loro prima partecipazione, devono salutare la serie C.
È la prima retrocessione in D di un grande club
È la prima volta che le seconde squadre dei grandi club retrocedono di categoria. Fino all’anno scorso, infatti, in caso di retrocessione diretta o sconfitta ai playout, era previsto che le seconde squadre sarebbero state cancellate e i club di A avrebbero dovuto avviare un nuovo iter di iscrizione. Ora il Milan dovrà sperare solo in un eventuale ripescaggio per non dover proseguire il suo cammino tra i Dilettanti.
Squadra non al passo della categoria con numeri da retrocessione
Il Milan, malgrado la presenza di giocatori già in orbita della prima squadra come Bartesaghi, Jimenez e Camarda, non ha dato mai l’impressione di riuscire a tenere il passo della categoria. E il cambio in panchina a febbraio (Oddo al posto di Bonera, ndr) non ha dato la svolta desiderata. Solo nell’ultimo mese (3 vittorie nelle ultime 5 giornate) ha avuto un sussulto d’orgoglio che le è servito, perlomeno, a evitare la retrocessione diretta. Ha chiuso con il 4° peggior attacco (36 reti) e la 4/a peggior difesa (57 gol incassati). Numeri impietosi che sentenziano un altro fallimento della società rossonera in un’annata da cancellare al più presto.