Fresco di primo trofeo in Italia con una squadra di club, Alessandro Florenzi l’unico giocatore italiano ad essersi laureato campione d’Europa e della Serie A a distanza di 11 mesi.
Prima il trionfo con l’Italia a Euro 2020, poi quello con il Milan, eppure per l’esterno romano i rimpianti non mancano.
Dalla delusione per la mancata qualificazione al Mondiale 2022 al fatto di non essere riuscito a vincere un titolo con la “sua” Roma.
Florenzi ha parlato di tutto questo da Coverciano, dove si trova in ritiro con l’Italia in vista della Finalissima contro l’Argentina e delle prime quattro partite di Nations League:
“Con tutto il rispetto per la Macedonia, uscire contro il Portogallo sarebbe stato diverso – ha ammesso Florenzi – Dopo quella sconfitta mi sono ulteriormente convinto che tutte le partite vanno giocate come fossero finali. Anche se poi a Palermo quella sera l’abbiamo giocata, facendo 50 tiri, mentre a loro ne è bastato uno per segnare… Ancora oggi è difficile da capire perché siamo usciti, durante le qualificazioni abbiamo creato tanto, purtroppo senza concretizzare. Non ho rimpianti per il gioco espresso, ma solo per aver fatto un gol in meno degli avversari”.
Florenzi ha poi espresso inattesi dubbi sul proprio futuro: “Se Paolo Maldini non conosce ancora il suo futuro da qui al 30 giugno, figurarsi il sottoscritto. Ora penso a fare bene con la Nazionale, dove intendo restare finché il ct mi chiamerà, dopo ci saranno le vacanze. Poi staremo a vedere… La vittoria della Roma in Conference League? Avrei festeggiato di sicuro come hanno fatto loro, posso dire che mi dispiace di non avere vinto qualcosa con la maglia giallorossa”.