MILANO – Il Milan è davvero guarito? Se lo chiedono, con nuovo ottimismo, i tifosi rossoneri dopo la brillante vittoria in Coppa Italia contro il Sassuolo. I risultati recenti, tra campionato ed Europa, fanno pensare che sì, Fonseca abbia finalmente trovato il modo di sistemare i problemi di continuità che affliggevano la squadra. Dopo il soporifero pareggio con la Juve, i rossoneri hanno vinto con lo Slovan Bratislava in Champions, con l’Empoli in campionato e con i neroverdi di Grosso in coppa. Non avversari irresistibili, per carità. Ma vincere aiuta a vincere. E non ci potrebbe essere modo migliore per arrivare alla trasferta di venerdì con l’Atalanta, seconda in Serie A a 31 punti, reduce da otto vittorie consecutive e apparentemente priva di difetti. E che, vincendo contro il Milan, potrebbe fare almeno due notti da capolista solitaria, in attesa di Napoli-Lazio di domenica.
Leao e Reijnders brillano in Coppa Italia
La sfida col Sassuolo, nell’ottica di Atalanta-Milan, ha dato alcune conferme preziose: la doppietta di Chukwueze, la prestazione sontuosa (con gol e asssist) di Reijnders, la serata da leader di Leao, dal punto di vista tecnico e della motivazione. Il portoghese è tornato a segnare a San Siro, dove non andava in gol dallo scorso maggio. Benissimo anche Calabria e Abraham, non a caso entrambi in gol nella ripresa. Ora il Milan si proietta ai quarti di Coppa Italia e, ancora più importante, si prepara ad affrontare l’Atalanta con fiducia ritrovata. E ha ragione il tecnico portoghese, che dopo la gara ha detto: “In sfide come questa si rischia di rilassarsi. Invece, l’ottimo primo tempo ci ha aiutato a gestire le forze. Tutti i ragazzi mi hanno dimostrato di essere pronti a giocare sempre”.
Fonseca a Bergamo con il pieno di fiducia
Proprio per preparare al meglio la sfida al Gewiss Stadium, Fonseca ha deciso di non snobbare l’ottavo di finale di Coppa Italia col Sassuolo, schierando una formazione di alto livello. La scelta si è rivelata vincente: Leao, Reijnders, Loftus-Cheek e Fofana, tutti titolari dal primo minuto, sono stati protagonisti dell’avvio travolgente che ha portato i rossoneri a segnare quattro gol nei primi 23 minuti. Un inizio che ha permesso al Milan di amministrare le energie e concludere con un 6-1 senza appello. Con saggezza, appena ha potuto, ha concesso riposo ai pezzi pregiati della rosa, richiamandoli in panchina per preservarne la freschezza. Nel frattempo, ha sperimentato alcune soluzioni difensive: davanti a Sportiello, poi sostituito a inizio ripresa, ha schierato una retroguardia inedita composta da Calabria, Tomori, Pavlovic e Terracciano.