Questo sito contribuisce alla audience di
 

Milan, il discorso di Fonseca e il confronto tra Ibrahimovic e la squadra per ripartire dopo il ko di Parma

Dopo la sconfitta del Tardini e l’analisi onesta del tecnico rossonero, a Milanello si serrano i ranghi. Due le parole d’ordine: più energia in difesa e atteggiamento diverso in campo

MILANO — Dopo la sconfitta di Parma, nella pancia del Tardini, ha riunito la squadra in spogliatoio e ha detto due cose. La prima: bisogna difendere con più energia. La seconda: bisogna cambiare atteggiamento in campo. Paulo Fonseca sa che si sta giocando già molto e ha deciso di affrontare l’avvio difficile senza snaturarsi. Per domenica era previsto da tempo un giorno libero per tutti e non è tornato sulla sua scelta, nonostante il risultato. Meglio guardare avanti e non fare drammi. Però capire, quello sì. Di modo da potere cambiare rotta in fretta.

Fonseca non si nasconde

Per raccontare una sconfitta difficile da spiegare, Fonseca ha scelto la via dell’onestà. Le sue parole a cuore aperto sono di una trasparenza disarmante, così lontana dall’atteggiamento coperto di quasi tutti i suoi colleghi: “Non mi aspettavo tutti questi problemi. Abbiamo fatto un grande precampionato. Il cambiamento che c’è stato in campionato è difficile da capire. Anche in allenamento facciamo bene, poi in partita giochiamo così”. Altrettanto dirette, e disorientanti per i tifosi, sono state le dichiarazioni a caldo di Musah, che ha ammesso: “Ogni tanto non sapevo se pressare o restare indietro”. È il segno che ancora c’è molto da fare.

Fonseca e le risposte da trovare in fretta

Se Fonseca avrà il tempo di spiegare il suo calcio ai giocatori, dipende dai prossimi risultati e dalla pazienza del club. Le principali agenzie di scommesse quotano a 9 la possibilità che il tecnico sarà esonerato già dopo Lazio-Milan, in caso di sconfitta. Nessun altro esonero in corsa in Serie A paga meno. Ma non sono i bookmakers a mandare a casa gli allenatori. E nemmeno quei tifosi che sulla panchina del Milan vorrebbero Allegri, e che da sabato sui social postano e twittano l’hashtag #FonsecaOut, riedizione di quel #PioliOut che tanta fortuna portò al condottiero dello scudetto 2021/22, vinto in rimonta sull’Inter.

Il ruolo di Ibrahimovic e Cardinale

L’ultima parola sull’allenatore la avrà Gerry Cardinale, ma molta voce in capitolo ce l’ha anche Zlatan Ibrahimovic, suo luogotenente. Lunedì sarà a Milanello e parlerà a tecnico e giocatori. Anche lui si gioca molto. La scelta di Fonseca è il suo primo vero atto da dirigente. Ci ha messo la faccia ed è ovvio che dovrà metterla anche ora che (con anticipo a ogni previsione) sono arrivati i primi problemi. Ma Ibra può fare di più. Se all’organizzazione della fase difensiva non può che lavorare il tecnico portoghese, dove Zlatan può fare la differenza è sull’atteggiamento della squadra. Tanto Leao quanto Theo Hernandez, hanno giocato con lui e lo considerano un leader. Già sabato a Parma lo svedese ha avuto un breve confronto con i giocatori, ma il primo vero incontro sarà oggi sui campi da allenamento.

Da Pavlovic a Fofana, promossi i nuovi

Se i senatori dello spogliatoio sembrano appannati – dell’undici dello scudetto, fra i titolari restano solo Maignan, Tomori, Theo e Leao – le migliori risposte a Parma le hanno date i nuovi. Pavlovic ha retto da solo la difesa milanista, sfiorando un go di testa ed evitando danni peggiori. Fofana è entrato bene. Morata, infortunato, in tribuna si è dannato a fare il tifo per i compagni, dopo avere avuto un ruolo cruciale nell’evitare la sconfitta all’esordio contro il Torino. E qualcosa di buono hanno fatto anche Pulisic e Reijnders. Fonseca riparta da lì, che di tempo non ne ha tanto. Già alla quinta di campionato ci sarà il derby con l’Inter.

Segui tutte le ultime notizie di sport

Next Post

Lazio, la difesa horror già sotto accusa. Celtic su Isaksen

Lun Ago 26 , 2024
Baroni ha chiesto Folorunsho, possibile il prestito in extremis, mentre su Alcaraz è in chiusura il Flamengo

Da leggere

P