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Milan-Jashari, altro no del Bruges. Ndoye in Premier e Napoli su Chiesa

I rossoneri sperano ancora, forti del sì dello svizzero. Vlahovic pronto allo sconto per raggiungere Allegri. Conte, c’è anche Garnacho

Far filtrare altri nomi per cercare di abbassare il prezzo del vero obiettivo. E lavorare su quello con meno pressioni. È un trucco vecchio come il mercato, di solito non funziona ma i club continuano a provarci. L’Inter sussurra che, se non arriverà Lookman, andrà su profili come quello di Nico Gonzalez, in realtà lotterà fino alla fine per l’attaccante dell’Atalanta. Stesso discorso per il Milan con Jashari: il Bruges ha rifiutato l’ultima offerta da 33,5 milioni più 5 di bonus, ne chiede 40 e punta ad alimentare un’asta europea con i club inglesi in prima fila. Allora i rossoneri giurano di virare su Javi Guerra, invece — forti del sì di Jashari, che vuole solo il Milan — sperano ancora nella fumata bianca per la mezzala svizzera: Allegri infatti vuole più qualità a centrocampo. E Max aspetta con pazienza anche Vlahovic, il centravanti titolare scelto per il suo Milan. Che poi il tecnico aveva disegnato la squadra per il 4-3-3 ma non è escluso che si orienti sul 3-5-2, ideale per liberare Leao — giocherebbe come seconda punta — da compiti difensivi e per coprire le spalle al genio Modric. Il guaio è che il sistema alternativo finirebbe per penalizzare Pulisic. Questa però è un’altra storia, sul mercato gli obiettivi restano Doué come terzino destro (Singo il piano B), Jashari e Vlahovic, appunto. A proposito di indiscrezioni, il centravanti serbo sarebbe disposto a tagliarsi lo stipendio per il Milan: fosse vero, e si capirà presto, sarebbe la svolta per uno dei tormentoni dell’estate.

Juve, la strategia per Kolo Muani

Anche la Juve si diverte a diffondere altri nomi per l’attacco, da Nuñez a Hojlund, in realtà sta tornando all’assalto di Kolo Muani, il centravanti preferito da Tudor e i dirigenti tutti. Con il Psg si cerca il compromesso tra le richieste dei campioni d’Europa e le esigenze dei bianconeri, che tra l’altro devono fare in fretta perché il francese piace parecchio in Premier. Però il Newcastle lavora su Sesko, se davvero cederà Isak al Liverpool per la cifra record (di questo mercato) di 150 milioni, lo stesso United sembra distratto da altri profili (tra cui proprio Sesko): di sicuro, la Juve può contare sulla precisa volontà di Kolo Muani, un fattore che spesso — quasi sempre — fa la differenza.

Ndoye al Nottingham Forest

È accaduto così per Ndoye, che ha respinto il lungo corteggiamento del Napoli e ha scelto il Nottingham Forest, disposto a versare 5 milioni netti a stagione sul conto in banca dell’ala sinistra: di milioni il Bologna ne incassa 40 più bonus. Qui l’arte del depistaggio non c’entra: perso Ndoye, Antonio Conte dovrà davvero virare su altri giocatori per completare il reparto offensivo. Il Napoli ripensa a Edon Zhegrova del Lille, già sondato a maggio; in corsa il norvegese del Lipsia Nusa, che piace anche alla Roma. Soprattutto, si torna a parlare di Chiesa, stimato da Conte: nella stagione dei Mondiali, il ritorno in Italia sarebbe la soluzione migliore dopo la deludente esperienza al Liverpool. Certo precipitare dalla certezza Ndoye all’azzardo Chiesa sarebbe traumatico, tanto più che Conte sa che ci sono altri quaranta milioni da investire per quel ruolo. E allora il tecnico ha ripreso a sperare in Garnacho, suo primo obiettivo per il dopo-Kvaratskhelia. Non era un depistaggio allora, non lo è oggi.

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