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Milan, la felicità di Pioli: “Abbiamo meritato lo Scudetto. Dedica va a mio padre, ovunque sia”

Emozionato, felice, orgoglioso. Tantissimi stati d’animo si prendono Stefano Pioli, l’allenatore artefice della rinascita del Diavolo.

Il tecnico del Milan Stefano Pioli ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la vittoria per 3-0 sul Sassuolo che è valsa la conquista del 19° Scudetto della storia rossonera. Il Milan ha ottenuto 86 punti in questa Serie A; soltanto nel 2005/06, i rossoneri hanno fatto meglio (88) in una singola stagione, nell’era dei tre punti a vittoria (escluse penalità).

Queste le parole del tecnico rossonero che, arrivato a Milanello due anni e mezzo fa, ha completamente ribaltato tutto l’ambiente, portando il Milan dall’inferno al paradiso grazie esclusivamente al duro lavoro. Queste le sue parole:

“I miei ragazzi sono dei fenomeni. Sono contento per loro, per me, per lo staff, per il club e per i fans che meritano questa vittoria. Sono super contento. Cosa abbiamo fatto più dell’Inter? Abbiamo giocato in modo più continuo. L’ultima gara persa è stata contro lo Spezia e non bisognava perderla. I ragazzi non hanno mai mollato, i giocatori sono stati incredibili, dal primo all’ultimo. Abbiamo meritato di vincere lo scudetto dato che ci abbiamo creduto di più. Siamo meritevoli della vittoria perchè siamo una formazione forte e ho avuto al mio fianco due grandi dirigenti come Maldini e Massara“.

Pioli non la smette di fare i complimenti alla squadra dopo questo successo che rappresenta il coronamento di una carriera intera:

“Io e i miei collaboratori ci siamo divertiti parecchio con questi giocatori. I ragazzi sanno bene il nostro modo di giocare ed è la cosa più fantastica che resta del nostro lavoro. C’era il desiderio di migliorare il campionato della scorsa stagione ed eravamo consapevoli che, se l’avessimo fatto, avremmo potuto lottare per qualcosa di grande. Siamo una squadra ottima che ci ha sempre creduto, siamo stati impavidi”.

Una parola anche su Theo Hernandez, uno dei migliori giocatori della stagione se non il migliore, oltre al commento per il premio come miglior allenatore della stagione:

“Theo ha tutto nella sua testa, ha fatto un salto di qualità mentale sia in campo che fuori, è un top in tutto, è un ragazzo speciale e gli voglio un bene nell’anima. Premio? Il merito è dei ragazzi e della società, è per loro. Senza di loro non sarebbe stato possibile quello che abbiamo fatto”.

Infine, nel giorno del successo, la dedica più sentita:

“A mio padre, sono erto che ovunque sia, sarà contento e orgoglioso di quello che ho fatto”.

 

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