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Milan, Leao: “Voglio raggiungere il livello di Mbappé e Ronaldo”

“Quando arrivo davanti alla porta devo essere più concreto. In passato non lo ero. Adesso invece…”. Grande consapevolezza traspare dalle parole di Leao, che conosce bene la propria forza ma anche i propri punti deboli.

L’esterno offensivo del Milan Rafael Leao ha parlato in una lunghissima intervista a DAZN, nella quale ripercorre i propri inizi al Milan e confessa i suoi più grandi obiettivi. Nel ricordare i primi tempi a Milano, il portoghese non manca di riconoscere i grandi meriti che ha avuto Pioli nella sua crescita:

“L’inizio non è stato facile perché sono arrivato in un campionato diverso e non parlavo l’italiano. Avevo 19 anni e c’erano tanti avversari di alto livello. Tutti però mi hanno dato una mano e adesso le cose vanno meglio. Nonostante le difficoltà Pioli mi ha dato fiducia e mi ha schierato titolare. È grazie a lui se sono diventato il giocatore attuale. Mi ha trasmesso la giusta mentalità perché è uno che mi ha spinto a credere sempre in me stesso. Mi diceva: “Tu hai talento, ma ti manca un po’ di mentalità vincente. Se vuoi arrivare al livello di Mbappé e Ronaldo, devi fare la differenza tutte le partite, altrimenti sei un giocatore banale”. L’ho ascoltato molto e nella mia testa è scattato qualcosa quando ho parlato con il mio personal trainer e con la mia famiglia”. 

L’obiettivo di Leao è altissimo, ossia raggiungere il livello dei migliori, come Mbappé e Ronaldo, i fuoriclasse ai quali si ispira:

“Mi sono detto che tutti avrebbero dovuto vedere chi ero davvero ed è successo. Mbappé e Ronaldo sono i due a cui mi ispiro, quelli che guardo di più su YouTube. Io ancora non sono un goleador come loro, un “matador”, ma sto imparando e voglio arrivare a quel livello”.

Leao ha poi già in mente anche quale sarà il prossimo step della sua crescita come calciatore:

“I dribbling fanno la differenza, però qualche volta posso segnare di più e devo riuscirci anche se parto da sinistra. Quando arrivo davanti alla porta devo essere più concreto. In passato non lo ero. Adesso invece… Sto crescendo come è successo a Henry? Lui è stato un gran giocatore, io sono ancora un giovane che cerca di arrivare quel livello. Niente paragoni”.

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