MILANO – È una vigilia carica di aspettative a Milanello. Domani sera c’è Milan-Napoli, uno scontro diretto al vertice. La sala stampa è piena come nelle migliori occasioni quando arriva Allegri, che prova a tenere alta la tensione senza caricare di pressione il Diavolo: “Domani non si decide lo scudetto o chi entra in Champions, ci sono ancora tante partite da giocare. Vincere con il Napoli non ci porterà 70 punti. Sarà una partita bellissima e un test per fare un altro passettino in avanti, con voglia di arrivare a certi risultati. Siamo in una buona condizione e abbiamo recuperato Leao, anche se non avrà grande autonomia”.
“Loro i favoriti”
Sul gioco della favorita per la vittoria del campionato, il tecnico fa la sua parte, ripetendo quello che dice da settimane: “Il Napoli è la squadra campione d’Italia, ha fatto un mercato importante e credo sia ancora la favorita per lo scudetto. Conte è bravissimo a far rendere i giocatori”. Poi sciorina alcuni dati degli avversari di giornata: “Nelle ultime 26 partite hanno messo insieme 18 vittorie e 8 pareggi, perdendo solo a Como, e negli ultimi anni il Milan in casa, contro di loro, ha sempre perso: speriamo di rovesciare questi numeri”.
“Conte? Ognuno ha il suo carattere”
Tra i temi della vigilia il confronto con Conte, una sfida tra i due allenatori più vincenti della serie A degli ultimi anni: “Ho grande rispetto di Antonio, è un professionista. Non l’ho sentito di recente. Ognuno ha il suo carattere, magari siamo tanto lontani quanto siamo simili. In carriera ha fatto grandi risultati e li sta continuando a fare”. Quanto è difficile sfidarlo? “Le sue squadre concedono poco, è difficile fargli gol. Non devo dirlo io, per Conte parlano i numeri a suo favore”.
Milan senza coppe, come il Napoli dell’ultimo scudetto
Max sfugge al confronto tra il Napoli scudettato della passata stagione e questo Milan, entrambi senza Coppe: “Preferisco giocare ogni tre giorni, meglio di fare una sola partita a settimana”, spiega il tecnico rossonero. Gli chiedono se nell’anno trascorso ai box si sia evoluto, risponde: “Ho visto tante partite, certo, ma ci vuole equilibrio nei giudizi. Se domani la partita va male, speriamo di no, allora Allegri non è più evoluto?”.
Formazione
Detto di Leao, che partirà dalla panchina con in serbatoio circa una mezz’ora di autonomia, l’unico vero dubbio di formazione per Allegri riguarda l’attacco, dove Gimenez e Nkunku si giocano una maglia con il messicano favorito. Ci sarà Pulisic, a centrocampo l’ormai intoccabile Rabiot con Modric e Fofana: “Stanno tutti bene, sono in difficoltà. Anche chi inizierà dalla panchina deve essere pronto”. L’undici titolare sarà probabilmente identico a quello visto sabato scorso a Udine. Con Leao in versione jolly: la carta che può spaccare la partita.