Milano – Il diabolico perseverare del Milan, che per via della propria fragilità difensiva in casa ha faticosamente raccolto solo 20 punti in 11 partite, ha rischiato di partorire un altro pasticcio: il 3-2 col Parma, che all’andata aveva vinto 2-1 e stava sfiorando il non immeritato bis, si è concretizzato solo in extremis, con due gol nei minuti di recupero dopo quello annullato a Pavlovic (di testa) per fuorigioco al Var. La felice incursione di Reijnders e il rimpallo sul ginocchio di Chukwueze, paradigma perfetto del rocambolesco approdo, aggiustano la domenica milanista.
«La cronaca della partita»
Leao e Theo fuori nell’intervallo
La corsa alla qualificazione Champions resta possibile e la sfida di mercoledì prossimo con la Dinamo di Cannavaro a Zagabria, con l’ingresso diretto tra le prime 16 d’Europa alla portata nell’edizione in corso, diventa meno ansiogena. Lo è un po’ di più il derby del 2 febbraio, che Conceiçao dovrà affrontare senza lo squalificato Fofana, schierato dall’inizio malgrado fosse diffidato e incappato nell’ammonizione fatale. L’allenatore, con questa scelta, si è esposto a ovvie critiche e altre le avrebbe dovute sopportare per la doppia esclusione dei deludenti Leao e Theo Hernandez nell’intervallo, sulle tracce del predecessore Fonseca. Conceiçao ha avuto coraggio e ha corso un bel pericolo, anche perché l’innesto di Chukwueze, fino ai guizzi decisivi, non era sembrato affatto indovinato.
Lite Conceiçao-Calabria a fine partita
La contestazione finale dell’ex capitano Calabria al tecnico, con battibecco pubblico, ha fatto da ulteriore corredo alla domenica milanista, nella quale non è mancata la protesta dello stadio: niente tifo, in particolare della Curva sud, se non nell’estremo spicchio di partita, quando peraltro sono tornati i cori contro l’azionista di controllo americano Cardinale.
Milan sbilanciatissimo
Di sicuro il Milan ha fatto il possibile per complicarsi la vita. Sotto gli occhi del neoacquisto Walker, che potrà debuttare solo nel derby del 2 febbraio, il Milan di Conceiçao ha cercato di imporre a se stesso quell’attenzione difensiva troppe volte smarrita in questa stagione, come proprio l’ingaggio riparatorio del veterano inglese attesta. In attesa del trentaquattrenne terzino, però, rimane cronico lo scarso equilibrio tattico di una rosa sprovvista di adeguato numero di incontristi e ricca di terzini più votati alle incursioni che alla copertura. Anche il Parma ne ha approfittato.
Le scelte dei due allenatori
Conscio appunto della fragilità avversaria soprattutto sulle fasce, Pecchia ha infatti scelto un assetto decisamente offensivistico, con Hernani in mediana accanto a Sohm e con un attaccante come Cancellieri a destra, un’ala come Mihaila a sinistra e un fantasista come Man alle spalle del gigante Djuric, centravanti ingaggiato per catturare o smistare i palloni alti, finora poco utilizzati negli schemi. Conceiçao, oltre a preferire Pavlovic a Tomori, da vitalissimo centrale al fianco di Gabbia, ha cercato di ovviare al difetto di costruzione estivo della sua squadra infoltendo il centrocampo con la linea a tre Musah-Fofana-Reijnders. Il Parma ha colpito proprio dove voleva: sulla fascia sinistra del Milan, sommariamente coperta da Hernandez. Da lì è spiovuto il cross dell’avvisaglia (torre di Djuric, invece del colpo di testa verso la porta) e lì Cancellieri ha portato a spasso Theo, prima di prendere la mira dal limite e infilzare Maignan.
Pasticcio di Suzuki
Per raddrizzare la giornata, è servito più l’errore di Suzuki (spintarella a Pavlovic, preferito a Tomori, e rigore segnato da Pulisic) delle arzigogolate manovre di Leao e Morata e dei tentativi di azzardate finezze di Musah. Il solo Reijnders è stato davvero efficace, mentre Fofana, unico vero incontrista, si immolava all’evitabile cartellino giallo. Conceiçao ha così osato il contemporaneoi taglio dei due assi della squadra e l’uscita di Leao e Theo, rimpiazzati da Bennacer e Bartesaghi, non ha certo aumentato il tasso tecnico, con Musah avanzato a esterno destro d’attacco. Né più tardi la musica è cambiata, con Chukwueze e Abraham per Fofana e Morata e col riarretramento di Musah accanto a Bennacer regista.
Premiato l’impeto milanista
Anzi, nel quarto d’ora finale i cambi più azzeccati, per quanto un po’ forzati dagli acciacchi di Hernani e Man, sembravano di Pecchia, perché il 2-1 del Parma, firmato in tap-in dal capitano Delprato, è stato anche merito del neoentrato Camara, che ha obbligato Maignan alla vana respinta, e perché poco prima era stato l’altro neoentrato Almqvist ad avvicinarsi al 2-1. Però l’impeto milanista, caotico e tuttavia fruttuoso, è stato infine premiato, al di là del nervoso arbitraggio di Abisso. Mentre il Parma si chiudeva troppo, a furia di scaravantare palloni in area il Milan, che sull’1-1 aveva aggiunto anche Jovic (fuiri Calabria) alla dotazione delle punte, è riuscito a fare crollare la muraglia. Lo ha fatto anche con la dose necessaria di fortuna sulla ginocchiata-gol di Chukwueze. Però Conceiçao ha incassato i 3 punti e l’urlo liberatorio della folla. I problemi restano, dal mercato in giù, fino alle assenze in Champions e nel derby e ai bisticci di spogliatoio. Ma perdere, direbbe La Palisse. sarebbe stato peggio.
Milan-Parma 3-2 (1-1)Milan (4-3-3): Maignan; Calabria (32′ st Jovic), Gabbia, Pavlovic, Hernandez (1′ st Bartesaghi); Musah, Fofana (12′ st Chukwueze), Reijnders; Pulisic, Morata I(12′ st Abraham), Leão (1′ st Bennacer) (57 Sportiello, 20 Jiménez, 42 Terracciano, 23 Tomori, 18 Zeroli; 73 Camarda, 17 Okafor). All.: Conceiçao.Parma (4-2-3-1): Suzuki; Delprato, Vogliacco, Valenti, Valeri; Hernani (25′ st Haj), Sohm; Man (24′ st Almqvist), Cancellieri (38′ st Hainaut), Mihaila (32′ st Lovik); Djuric; (25′ st Camara). (40 Corvi, 60 Moretta; 46 Leoni, 63 Trabucchi; 8 Estévez, 16 Keita, 65 Plicco, 17 Ondrejka). All.: Pecchia.Arbitro: Abisso di Palermo.Reti: nel pt 25′ Cancellieri, nel st 35′ Delprato, 47′ Reijnders, 50′ Chukwueze.Recupero: 1′ e 6′.Angoli: 8 a 4 per il Milan.Ammoniti: Sohm per comportamento non regolamentare; Pavlovic, Vogliacco, Fofana, Del Prato, Haj, Hainaut per gioco falloso.Spettatori: 72.304.