Ecco le parole di Stefano Pioli alla vigilia della penultima partita di campionato che il suo Milan giocherà contro l’Atalanta domani alle 18 a San Siro, in quello che può essere considerato il primo match point scudetto per i rossoneri. Ma stavolta il tecnico milanista si inventa una definizione nuova.
“Quella contro il Verona è stata come i quarti di finale dell’Italia contro il Belgio, domani sarà come la semifinale dell’Italia contro la Spagna, ma è dalla partita contro la Lazio che giochiamo gare da dentro o fuori. Affrontiamo un avversario che dopo di noi è la migliore squadra in trasferta. Domani avere uno stadio tutto rossonero non può che darci più carica e più energia perché sappiamo quanto sono bravi e forti i nostri tifosi a sostenerci. Abbiamo preparato la partita di domani nel miglior modo possibile, non ci sono altre emozioni fuori da questa gara”.
“La sconfitta umiliante per 5-0 nel 2019 contro di loro (peraltro giocata a Bergamo, ndr) ci è servita, ma domani non chiuderemo un cerchio: abbiamo tre punti a disposizione molto importanti, ma poi ci sarà un’altra partita. All’andata abbiamo giocato molto bene, ma rapportato all’Atalanta, ma mi aspetto qualcosa di diverso da loro. Ricordo lo striscione dei nostri tifosi dopo quella gara, ma mi fece capire quanto fossero vicini a noi”.
“Non dobbiamo pensare oltre, ma alle 17:50 di domani quando inizia la partita altrimenti significherebbe poco quello che abbiamo fatto. Quello che succederà dopo dipenderà da come finirà la nostra partita: abbiamo la forza per determinare la situazione e il risultato. Ho percepito solo un po’ di attenzione in più, che è una cosa positiva. Come si sentono i ragazzi? Motivati e concentrati, come me: saliremo sul pullman con grande energia. La settimana è stata molto normale per le nostre abitudini: non ho avuto bisogno di fare una sessione di speech motivazionale ai miei giocatori. Domani è la classifica partita in cui raccogli quello che hai seminato”.
“Se sarà l’ultima di Ibrahimovic? No, ne mancano ancora due: se sarà l’ultima a San Siro non lo so, onestamente non lo so: mi auguro di no perché Zlatan è un Campione con la C maiuscola. Ho una stima smisurata nei suoi confronti, quindi mi auguro che non sia così: Zlatan ha l’intelligenza necessaria per capire cosa sia meglio del suo futuro”.