ROMA – Il Milan ha depositato ricorso al Tar contro il rinvio della partita col Bologna. Si tratta del match in programma al Dall’Ara lo scorso 26 ottobre e sospeso con un’ordinanza dal sindaco di Bologna Matteo Lepore. Erano i giorni dell’alluvione che aveva colpito l’Emilia Romagna. Una tragedia che aveva toccato tutto il Paese ma che non aveva impedito che si disputassero partite di altre categorie, seppur a porte chiuse. Esattamente quello che chiedevano la Lega Serie A e il Milan.
Milan, ricorso al Tar contro il rinvio della partita a Bologna
Ora il club rossonero ha deciso di impugnare al Tribunale amministrativo regionale la decisione del sindaco di Bologna: il ricorso depositato chiede l’annullamento e l’accertamento dell’illegittimità dell’ordinanza. Il fine? Ovviamente nessuno potrà permettere di tornare indietro e giocare effettivamente la partita in quelle date. Ma l’azione punta a fare in modo che quella decisione di Lepore sia dichiarata illegittima per evitare che possano ripetersi casi simili in futuro. Di fatto, vuole cancellare il precedente. Per questo motivo anche la Lega Serie A depositerà un ricorso simile, seppure disgiunto dal club rossonero.
Ricorso Bologna-Milan, ecco il perché
Il calendario infatti non offre molti margini per recuperare partite. Basti pensare che quel Bologna-Milan potrebbe scivolare a febbraio, ossia 4 mesi dopo la data iniziale. Sempre che le condizioni lo permettano: la possibile partecipazione di una delle due squadre ai playoff di Champions (previsti l’11 e il 18 febbraio, due delle date possibili) complicherebbe ulteriormente i piani. E in futuro, con eventi atmosferici estremi sempre più frequenti, non solo in Italia, la necessità di giocare a qualunque costo o quasi rischia di diventare una necessità improrogabile.