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Milan-Roma 3-1: Joao Felix esordio e gol, rossoneri in semifinale di Coppa Italia

Abraham fa doppietta nel primo tempo. Nella ripresa accorcia Dovbyk, quindi chiude i giochi il talento portoghese. Ora la sfida con Inter o Lazio

Milano – L’effetto calciomercato, o meglio l’effetto Gimenez e Joao Felix, è sembrato per circa un’ora un fenomeno tra il paranormale e il meteorologico: era il vento che stava sospingendo il Milan verso la semifinale di Coppa Italia con la semplice presenza in panchina del nuovo centravanti messicano e del nuovo attaccante portoghese. I quali si sono poi materializzati in campo al 13’ della ripresa, quando la Roma, tutt’altro che arrendevole (un palo di Pisilli sullo 0-1 e altri assalti a Maignan di Dybala e Shomurodov) e tuttavia farfallona in difesa, era già stata abbattuta dalla doppietta dell’ex Abraham nei primi 42’, ma cullava legittime speranze di pareggio. Le alimentava la zampata di Dovbyk, arruolato nell’intervallo da Ranieri insieme a Pellegrini per innescare e per sfruttare meglio i cross di Angeliño, che ha fatto discretamente ammattire Walker.

Gimenez e Joao Felix, esordio di qualità

Però il doppio ingresso della coppia milanista, in staffetta con Abraham e Pulisic, ha subito ridato vigore al vento: oltre a scatenare l’entusiasmo dello stadio, ha confezionato la riforma tattica del 4-4-2 caro a Conceiçao, che col successivo innesto di Leao, escluso all’inizio dalla febbre e sostituito da una buona allitterazione del novello rossonero (il giovane spagnolo Jimenez) ha lasciato intravedere il possibile successo, devastante per le altrui difese, del terzetto Gimenez-Joao Felix-Leao. Il 3-1, esiziale per la Roma, lo ha infatti inventato Gimenez, al netto del fuorigioco sbagliato dal neoentrato Rensch, e lo ha firmato Joao Felix in calligrafico pallonetto, ma la sola minaccia di Leao ha evidentemente confuso i romanisti.

Abraham improvvisamente implacabile

Gimenez si era presentato subito con una fuga fatta di velocità e potenza. Però, già quando era ancora in panchina, Santiago detto Santi, beatificato sulla fiducia dai tifosi, aveva compiuto una serie di piccoli miracoli. Tanto per cominciare, aveva provocato la tregua con la curva Sud, tornata a tifare grazie al suo ingaggio, avendo accantonato al momento la contestazione all’azionista di controllo Cardinale. Poi il suo collega di ruolo Abraham, che finora si era distinto più per i gol sbagliati che per quelli segnati, era diventato improvvisamente implacabile, forse proprio perché punto nell’orgoglio dal teorico ruolo di rincalzo: uno stacco da saltatore in alto per il colpo di testa in controtempo e uno scatto affilato da contropiedista per il piatto da biliardo avevano lasciato di pietra il portiere Svilar. Inoltre Theo Hernandez aveva ritrovato il gusto per le note cavalcate e soprattutto per gli assist: aveva sfornato un cross felpato e una fuga classica, con imbucata nella zona di Ndicka, sparito al dunque. Infine Gimenez, che sta facendo litigare messicani e argentini che se ne contendono a mezzo stampa la paternità data la nascita a Buenos Aires prima del trasferimento in Messico a 3 anni di età, aveva moltiplicato gli introiti commerciali e il numero dei giornalisti latinoamericani a Milano.

Ora un altro derby o la Lazio

Tra gli ulteriori effetti del calciomercato, va annotato il sorriso largo di Conceiçao, che ha chiaramente un debole per le competizioni brevi: alla Supercoppa italiana vorrebbe aggiungere la Coppa Italia. Il Milan non la vince dal 2003 ed è scampato con disinvoltura alle fiammate della Roma, capace di schiacciarlo a tratti e pure di risperare nella rimonta grazie all’autogol di testa di Reijnders (annullato dal fuorigioco di Dovbyk), ma sostanzialmente lontana dalla meta. La semifinale di aprile, andata e ritorno, potrebbe anche essere un nuovo derby milanese: l’Inter, per raggiungerla, sfida la Lazio.

Milan-Roma 3-1 (2-0)

Milan (4-3-3) Maignan 6.5 – Walker 5.5, Tomori 6.5, Pavlovic 6.5, Theo Hernandez 7 – Musah 6 (44’ st Sottil sv.), Fofana 6.5, Reijnders 5.5 – Jimenez 6 (25’ st Leao 6), Abraham 7.5 (14’ st Gimenez 7), Pulisic 5.5 (14’ st Joao Felix 7). All. Conceicao 7.

Roma (3-5-2) Svilar 6 – Celik 5 (1’ st Rensch 5), Hummels 5.5 (34’ st Nelsson sv.), Ndicka 5 – Saelemaekers 5 (35’ st El Shaarawy sv.), Kone 6, Paredes 5.5 (1’ st Pellegrini 6), Pisilli 6.5, Angelino 6.5 – Dybala 6, Shomurodov 5.5 (1’ st Dovbyk 6.5). All. Ranieri 5.5.

Arbitro: Piccinini 6.5.

Reti: 16’ e 42’ pt Abraham, 9’ st Dovbyk, 26’ st Joao Felix

Note: ammonito Kone.

Spettatori: 57.878.

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