MILANO – Il modo migliore per preparare una partita importante è giocarne una seria. Lo predicava Fabio Capello tanti anni fa. Lo ha messo in pratica Fonseca, che per testare il suo Milan, tre giorni prima della sfida con la terribile Atalanta, contro il Sassuolo ha schierato una squadra vera. Nonostante fosse un ottavo di finale di Coppa Italia. Mettere in campo dall’inizio Leao, Reijnders, Loftus-Cheek e Fofana gli ha consentito di segnare quattro gol in 23 minuti, da lì ragionare sul risparmio delle energie, e chiudere con un 6-1 che dà morale. Molto presto, il tecnico portoghese ha richiamato in panchina i suoi titolarissimi, di modo da averli freschi venerdì, quando il Milan dovrà cercare di rispondere colpo su colpo in quel distributore automatico di ceffoni che è il Gewiss Stadium.
«La cronaca della gara»
Fonseca sperimenta solo in difesa
Dove Fonseca ha sperimentato di più è stato dietro. A protezione di Sportiello – anche lui sostituito a inizio ripresa – ha sistemato una difesa inedita e rimaneggiata, composta da Calabria, Tomori, Pavlovic e Terracciano. Una linea più che sufficiente a contenere i tentativi di contropiede, unico schema di attacco del Sassuolo, se per generosità di attacco si vuol parlare. Carnevali in tribuna aveva l’aria infastidita di chi si trova ad assistere a un brutto film, che gli avevano assicurato essere imperdibile.
Fabio Frosso esagera con le riserve
Fabio Grosso è parso invece sbigottito, come se non fosse stato lui a schierare il Sassuolo con otto riserve su undici, senza un piano tattico visibile, forse pensando già alla sfida di campionato con la Sampdoria. Della squadra che sta dominando la Serie B, nella sera fredda di Milano, non si sono viste nemmeno le tracce. I neroverdi, che spesso a San Siro negli anni hanno spadroneggiato tanto con l’Inter quanto contro il Milan, per una volta sono sembrati una piccola provinciale spaventata, nonostante sugli spalti ci fossero appena 31.392 persone. Non poche, in assoluto, per un ottavo di Coppa Italia in dicembre. Pochissime se confrontate ai numeri a cui il tifo delle milanesi ha abituato la serie A.
Gara chiusa in una manciata di minuti
Di un primo tempo di assoluto dominio rossonero, sul tabellino restano i nomi di Chukwueze, che ha segnato una doppietta, Reijnders, strepitoso dall’inizio, Leao, ispirato come nelle sere migliori. Nella ripresa – extra time di una partita strafinita – hanno fatto un gol a testa anche Calabria, concentrato come alla guida di un jet, e Abraham, che ha giocato una partita da verissimo nueve. Per il Sassuolo alla fine è riuscito a segnare il povero Mulattieri, che quantomeno si è dannato a far qualcosa, ed è riuscito a buttarla dentro. Ai quarti va il Milan. Ma quel che ancor più conta è che va a giocarsi la partita importante di Bergamo con la consapevolezza di averne giocata, e vinta, una vera.
Milan-Sassuolo 6-1 (4-0)
Milan (4-2-3-1) Sportiello 6 (1’ st Torriani 6) – Calabria 7, Tomori 6.5, Pavlovic 6.5, Terracciano 6 – Fofana 7 (1’ st Musah 6.5), Reijnders 8 (21’ st Bartesaghi 6) – Chukwueze 7.5, Loftus-Cheek 7 (1’ st Pulisic 6.5), Leao 7 (1’ st Okafor 6) – Abraham 7. All. Fonseca 7
Sassuolo (4-2-3-1) Satallino 5 – Paz 4 (1’ st Miranda 5), Muharemovic 4.5, Odenthal 5, Pierangolo 5 (23’ st Missori 5.5) – Iannoni 5.5, Obiang 5 – Antiste 6 (37’ st Kumi Sv), Volpato 5, Caligara 5 (23’ st Thorstvedt 5.5) – Mulattieri 6 (37’ st Toljan Sv). All. Grosso 4.5
Arbitro: Bonacina 6
Reti: Chukwueze 12’ pt e 21’ pt, Reijnders 17’ pt, 23’ pt Leao, Calabria 11’ st , Mulattieri 14’ st, Abraham 17’ st
Note Ammoniti Paz, Odenthal, Terracciano. Spettatori 31.392