MILANO – Il lungo casting per il seggio vacante da direttore sportivo del Milan ha trovato soluzione: Igli Tare ha firmato ieri il contratto che lo legherà al club rossonero per i prossimi tre anni. Per l’annuncio bisognerà aspettare l’inizio della prossima settimana: vanno ancora definiti piccoli dettagli, ma i dubbi sono evaporati. Moncada tornerà a capo dell’area scouting, Ibrahimovic resterà consulente della proprietà, l’ad Furlani avrà l’ultima parola: il lavoro sarà condiviso, ma Tare ha chiesto e ottenuto una certa libertà di movimento.
Primo compito: trovare il nuovo allenatore
Il primo dossier che dovrà gestire è quello sul prossimo allenatore. Al momento sono due i profili che piacciono di più, Italiano e Allegri. Sono giorni di riflessioni per Italiano, che per restare a Bologna ha chiesto un adeguamento dell’attuale contratto (in scadenza nel 2026), con ingaggio da 3 milioni. Allegri come gradimento a Casa Milan è sullo stesso piano, ma ha su di sé gli occhi del Napoli, che lo vorrebbe in caso di addio di Conte (alternativa credibile pure per il Diavolo).
Il mercato
Senza coppe andrà messa in conto una cessione pesante. L’indiziato numero uno è Reijnders: il Manchester City fa sul serio, la prossima settimana arriverà la prima offerta formale, che dovrebbe aggirarsi sui 70-75 milioni, bonus compresi. Tijjani sta bene a Milano, ma non è indifferente alle lusinghe inglesi. Delicati i rinnovi di Maignan e Hernandez: Mike si sta spazientendo, Theo ha capito che dovrà fare le valigie, ma serve una proposta di un club di suo gradimento. Nessuno è incedibile, neanche Leao, monitorato dal Bayern Monaco. Intanto oggi con il Monza si chiude l’avventura di Conceiçao: attesa una forte contestazione, Camarda debutterà da titolare a San Siro.