VENEZIA – Più concentrato, più coinvolto, più utile. Dopo mesi di errori e apatia, Theo Hernandez è tornato protagonista nel Milan, che mercoledì ha conquistato la finale di Coppa Italia battendo l’Inter e oggi giocherà a Venezia una partita chiave per dare continuità e fiducia al gruppo. Il nono posto in campionato non consente voli pindarici, ma mettere insieme risultati positivi aiuterebbe in vista della sfida che vale la stagione, la finale dell’Olimpico contro il Bologna. Hernandez oggi sarà titolare nel nuovo ruolo, esterno a sinistra a tutta fascia, che lo ha riportato ad alti livelli.
Il nuovo ruolo di Theo Hernandez
Sì perché da quando Conceiçao è passato al 3-4-3, a Udine, Theo ha una maggiore libertà d’azione. Può dar sfogo al suo motore, che resta fenomenale, e produrre sgasate che spaccano le difese avversarie. Così nasce il gol contro l’Udinese, così viene fuori la prestazione totale offerta con l’Inter. Sergio ha scelto questo sistema di gioco anche per valorizzare meglio la Theao, la catena mancina rossonera formata da Hernandez e Leao, i giocatori (insieme a Reijnders) più decisivi del Milan. “Tutti sappiamo che lui a livello offensivo è il miglior giocatore al mondo nel suo ruolo. Con il 3-4-3 è più protetto”, ha detto Conceiçao sul francese.
Il no al Como, il rosso contro il Feyenoord
Non è solo una questione di modulo. Nelle ultime partite Theo sembra più aggressivo, più attento a quello che gli accade attorno. A gennaio il Milan aveva accettato l’offerta da 40 milioni del Como, proposta che il giocatore ha rispedito al mittente. Però da quel momento qualcosa si è incrinato nel rapporto con il club rossonero. Tanto che le prove offerte tra febbraio e marzo sono state spesso insufficienti. Il punto più basso nel playoff di ritorno di Champions contro il Feyenoord, con il doppio giallo che ha condannato il Diavolo all’eliminazione. Però il tempo ha evidentemente lenito le ferite. Segnali di ripresa Hernandez li ha dati anche a Napoli, fino a ritrovarsi del tutto a Udine.
Theo, contratto in scadenza tra un anno
Theo è tornato protagonista e, conseguenza naturale, potrebbe cambiare anche il suo futuro. La trattativa per il rinnovo del contratto, in scadenza a giugno 2026, è ferma da tempo: troppi per il club rossonero i 7 milioni di euro a stagione richiesti dal giocatore, soprattutto dopo una stagione negativa segnata da episodi difficili da giustificare (il cooling break a Roma, il rigore rubato a Firenze, la fascia da capitano tolta). Però con un finale di stagione di alto livello i discorsi potrebbero riaprirsi. Il Milan sa che non è semplice trovare giocatori alla Theo nel panorama europeo.
Senza Champions servirà una cessione eccellente
Il belga Maxim De Cuyper, 24 anni del Bruges, è tra i profili che piacciono ma ha tanto mercato. Senza i milioni della Champions una cessione eccellente va messa in conto, ma non è più scontato tocchi a Hernandez. Anche perché il giocatore accetterebbe solo proposte da top team europei, uno tra Real Madrid, Bayern Monaco e Psg. Altrimenti, potrebbe decidere di restare anche senza rinnovo.
Le scelte di Conceiçao per il Venezia
La situazione resta da monitorare, e andrà gestita dal direttore sportivo che occuperà il seggio vacante. Intanto oggi contro un Venezia a caccia di punti salvezza Theo avrà una nuova opportunità dal 1’, con Conceiçao che schiererà lo stesso 11 che ha battuto l’Inter mercoledì. In porta Maignan, difesa a 3 composta da Tomori, Gabbia e Pavlovic, centrocampo con Jimenez, Fofana, Reijnders e appunto Hernandez, attacco col tridente Pulisic, Jovic e Leao.