La dimensione internazionale dell’avversario è quella di uno sparring partner, anche se le enormi difficoltà in cui si sta dibattendo l’Italia impongono di non sottovalutare nemmeno la tenerissima Moldova, posizionata al numero 154 nell’ultima classifica della Fifa e mai capace – nei 34 anni della sua giovane storia calcistica – di superare lo scoglio delle qualificazioni per Europei e Mondiali.
L’ultima di Spalletti ct
Per questo stride un po’ con la logica che il ciclo di Luciano Spalletti sulla panchina azzurra si concluda con un test sulla carta molto agevole e di conseguenza propizio per ritrovare la vittoria perduta. Ma è la somma che fa il totale e sulla gestione del ct le ombre si erano già addensate da mesi, fino al punto da trasformare in una passerella malinconica l’appuntamento di lunedì sera al Mapei Stadium di Reggio Emilia. La Nazionale è infatti con le spalle al muro e ha bisogno per evitare la crisi di una goleada, indispensabile per muovere la classifica dopo il ko in Norvegia e sistemare la differenza reti. Lo farà con alla guida un allenatore già licenziato, però senza avere più alibi.
Quanto vale la Moldova
Con la Moldova si può, anzi si deve. Sulla fragilità della prossima rivale dell’Italia dicono tutto i numeri, a partire dal valore complessivo dell’organico che sfiora a malapena i 15.5 milioni di euro. La stella della squadra dell’est è Oleg Reabciuk, 27 anni, terzino sinistro dello Spartak Mosca, che da solo ne vale 4. In organico una giovane e una vecchia conoscenza del nostro campionato: il veterano centrocampista Artur Ionita, 38 anni, ex Verona, Benevento, Pisa e Cagliari, ora alla Triestina (che ha appena evitato in extremis il fallimento in serie C), e il promettente trequartista Sergiu Percium, 19 anni, quotazione 400 mila euro, che da poco ha debuttato in serie A con la maglia del Torino. Di 26.8 anni l’età media della Nazionale guidata dal ct Serghei Clescenco (modulo preferito il 4-2-3-1), con il 78,6 per 100 dei giocatori che sono emigrati nel tentativo di farsi strada all’estero.
I precedenti tra Italia e Moldova
Ma la crescita del movimento va a rilento, dopo la momentanea ascesa fino alla posizione numero 38 del ranking Fifa del 2008. Alla sfida di Reggio Emilia la Moldova arriva sulla scia di tre sconfitte consecutive, la più recente venerdì scorso in amichevole in Polonia (2-0). Nel girone di qualificazione per i Mondiali invece due ko interni: 5-0 contro la Norvegia e 3-2 contro l’Estonia. Quattro i precedenti con l’Italia e altrettante vittorie per gli azzurri, l’ultima con un tennistico 6-0 nell’ottobre del 2020 allo stadio Franchi a Firenze, con Roberto Mancini sulla panchina. Nemmeno un successo così largo cambierà però la sorte di Spalletti. La sua avventura da ct si chiuderà al Mapei Stadium contro un modesto sparring partner.
