WASHINGTON – Un gol ogni dieci minuti e via, la Juve dell’altro mondo, o la nuova Juve del nuovo mondo, in appena mezzora si è abbattuta con veemenza sul primo Mondiale per club della storia. Alla fine, di reti agli emiratini dell’Al Ain (scarsi? sì, ma non abbastanza da farsi surclassare così, manco fossero i dilettanti neozelandesi che ne hanno presi dieci dal Bayern) ne hanno fatti cinque, con doppiette di Kolo Muani e Conceiçao, ma è stato il martellamento iniziale alla squadra con le maglie color violetta, punita con cronometrica puntualità all’11’, al 21′ e al 31′, a impressionare. Tutto quello che è venuto dopo è stato un’aggiunta. O casomai una minaccia alla concorrenza.
La qualità tecnica della Juve
Certo, ogni considerazione va tarata sul valore dell’Al Ain, ma finora nessun confronto tra una squadra europea (o sudamericana) e una di un’altra confederazione è stato così squilibrato, ad eccezione appunto di Bayern-Auckland, che però non fa testo. La Juve ha giocato in scioltezza, con ritmi agili che raramente si sono visti finora in questo Mondiale e una qualità tecnica, dalla metà campo in su, che in campionato s’era palesata solo a sprazzi, prima che la nebbia s’impadronisse della squadra.
La scelta indovinata di Tudor
Tudor ha anche azzeccato in pieno l’unica mossa a sorpresa che si è concesso, preferendo sulla fascia destra Alberto Costa a Nico González: il terzino portoghese ha propiziato i primi due gol, pennellando un cross per la testa di Kolo Muani all’11’ e poi sfondando in area al 21′ prima di servire Conceição che, spalle alla porta ha eluso con dribbling e finte due avversari, s’è girato e ha battuto Rui Patrício con il piede mancino. Altri dieci puntualissimi minuti ed è arrivata la rete di Yildiz, che ha trovato l’angolino basso dal limite: il turco, quando esordisce da titolare in una competizione segna sempre, è già successo in campionato, Champions, Supercoppa e Coppa Italia.
Le giocate di Yildiz e Conceiçao
Poi la Juve s’è presa una piccola pausa e stavolta per arrotondare ha impiegato più di un quarto d’ora. Ma è stato il gol più bello: lancio profondo di Thuram, controllo elegante e tocco vincente d’esterno di Kolo Muani, di nuovo. Il bis l’ha concesso pure Conceiçao in apertura di ripresa: dribbling su Autunne, sinistro a giro, e cinque. Il portoghese è risultato imprendibile, nessuno ha capito le sue finte: lui e Yildiz, per farla breve, hanno fatto la differenza a livello puramente tecnico.
Terna arbitrale tutta femminile
La Juve si è divertita e ha divertito, davanti agli occhi di Infantino e John Elkann, seduti uno di fianco all’altro, e del nuovo dg Comolli, in tribuna accanto a Chiellini e Scanavino. Il minuscolo Audi Field, ventimila posti appena, è rimasto semivuoto fino al calcio d’inizio, poi si è misteriosamente riempito a partita in corso, quasi come se a un certo punto qualcuno avesse aperto i cancelli. L’atmosfera, comunque, era quella che era: i tamburi e le bandiere dei tifosi emiratini, i gridolini di meraviglia degli altri e odore di pizza e pop corn nell’aria. Non è invece folklore la terna arbitrale tutta femminile e tutta americana, guidata dalla 38enne Tori Penso: non ha sbagliato nulla e il Var non ha mai dovuto correggerla.
Juve sul pezzo
La Juve non s’è fatta distrarre da nulla, ha alternato il pressing al gioco veloce in verticale e dominato la fascia destra e le sovrapposizioni di Kalulu e Kelly hanno spesso preso di sorpresa la difesa dell’Al Ain, peraltro anche specialista in marcature lasche. A cercare il pelo nell’uovo, qualche volta i bianconeri, in maglia azzurrina, hanno lasciato troppo spazio ai cambi di campo dell’Al Ain, capace almeno di favorire gli inserimenti delle mezze ali o di fare perno sul centravanti togolese Raba, 200 gol in 300 partite con le violette. È uno che ci sa fare e in avvio di ripresa soltanto una gran parata a mano aperta di Di Gregorio gli ha negato il gol, cercato con una notevole sberla dal limite. La partita si è chiusa con un palo dal limite del redivivo Douglas Luiz e la sensazione che questa Juve possa fare strada, in questo Mondiale on the road.
Al Ain-Juventu 0-5 (0-4)Al Ain (3-5-2)Rui Patricio 5 – Ratnik 4.5, Rabia 4.5, Autonne 4 (23’ st Niang sv) – Traore 5, Kaku 5 (32’ st Jasic sv), Park 4.5 (32’ st Chadli sv), Palacios 5 (23’ st Nader sv), Zabala 4 – Laba 6, Rahimi 5 (47’ st Udoh sv). All. Ivic 4.5.Juventus (3-4-2-1) Di Gregorio 6.5 – Kalulu 7, Savona 6.5 (25’ st Gatti sv), Kelly 7 – Alberto Costa 7.5, McKennie 6, Thuram 7.5 (1’ st Douglas Luiz 6), Cambiaso 6 (1’ st Weah 6) – Conceiçao 8, Yildiz 7 (17’ pt Koopmeiners 6) – Kolo Muani 7.5 (25’ st Vlahovic sv). All. Tudor 7.Arbitro: Penso (Usa) 6.5.Reti: 11’ pt Kolo Muani, 21’ pt Conceiçao, 31’ pt Yildiz, 49’ st Kolo Muani, 13’ st Conceiçao.Note: ammoniti McKennie, Cambiaso, Conceiçao, Gatti.Spettatori 20 mila circa.