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Mondiale per Club, un miliardo di premi: ma tra la prima e l’ultima 122 milioni di differenza

Il torneo che sta per partire negli Usa sarà ricchissimo ma poco ‘democratico’. Per esempio tra Real Madrid e Auckland potrebbe essere una differenza abissale

Il primo Mondiale per club a 32 squadre e cadenza quadriennale sarà molto ricco e non altrettanto democratico, arricchirà chi è già più ricco e stabilirà sbalzi di guadagno esagerati tra un turno e l’altro: tra chi vince e chi partecipa potrebbero esserci fino a 122 milioni di dollari di differenza. Non è un torneo ispirato dallo spirito olimpico.

Il montepremi da un miliardo di dollari

Il montepremi messo in palio dalla Fifa è di un miliardo di dollari, preciso preciso (in euro fanno circa 870 milioni, al cambio attuale): 525 milioni sono distribuiti in base ai criteri di partecipazione, 340 dei quali destinati ai club europei, e 475 a seconda dei risultati raggiunti nel corso del torneo. Continueremo a citare le cifra in dollari, che è la valuta in cui la Fifa ha stabilito i premi.

Bonus d’ingresso: al Real 38 milioni, all’Auckland 3

La prima enorme differenza è nel bonus d’ingresso, che sarà diverso (profondamente diverso) a seconda della confederazione di provenienza: per i club europei varia tra 12,81 e 38,19 milioni, poi si va scendendo partendo dai sudamericani (15,21), passando per nord e centro americani, africani e asiatici (9,55) e finendo con gli oceanici, vale a dire i neozelandesi dell’Auckland City, che avranno 3,58 milioni, dieci volte meno della squadra europea meglio remunerata, che sarà il Real Madrid, con il Manchester City quasi allo stesso livello. Le 12 franchigie della Uefa saranno messe in fila in base al valore sportivo (ranking dell’ultimo quadriennio e storico) e commerciale (fatturato, bacino di utenza) e tra una posizione e l’altra balleranno un paio di milioni.

L’Inter parte da 26 milioni di dollari, la Juve da 20-22

L’Inter dovrebbe incassare un premio di partecipazione di circa 26 milioni (parliamo sempre di dollari), la Juventus dovrebbe stare sui 20-22. In fondo alla classifica ci sono gli austriaci del Salisburgo.

La vittoria nei gironi vale 2 milioni, quella in finale 40

La metà scarsa del bottino sarà invece distribuita in base ai risultati: andare avanti significa moltiplicare i guadagni, non solamente aumentarli. Nella fase a gironi in palio ci sono 2 milioni a vittoria e uno per ogni pareggio. Il passaggio agli ottavi vale 7,5 milioni, quello ai quarti 13,125, quello alle semifinali 21. La finalista sconfitta si consolerà con 30 milioni, la vincente brinderà con 40.

Il Real Madrid può guadagnare 126 milioni

Facendo le somme, se il Real o il City, che si contendono il primo posto nella gerarchia delle europee, vincessero tutte le partite, accumulerebbero addirittura quasi 126 milioni (110 milioni di euro), mentre Inter e Juventus potrebbero superare quota 100. Ipotizzando il traguardo minimo, cioè il superamento della fase a gironi con 4 punti, i nerazzurri tornerebbero dall’America con oltre 36 milioni, i bianconeri con 30-32. In euro le cifre sono più basse dell’11% circa, ma sono comunque interessanti assai.

Il Psg prima squadra qualificata per il 2029

E spiegano come mai questo torneo affascini più i dirigenti degli stremati calciatori. Va in ogni caso detto che, essendo una competizione che si disputa una volta ogni quattro anni, il vantaggio sulla concorrenza va spalmato sul quadriennio e quindi appare, su base stagionale, meno eclatante di quanto sembri in apparenza. In ogni caso, meglio esserci che no: il Psg, grazie al trionfo nell’ultima Champions, è la prima squadra qualificata all’edizione del 2029.

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