A Il Messaggero, il vicepresidente della Uefa Boniek ha criticato la location dei Mondiali: "Non vado in Qatar. Non si organizza una competizione così importante in un paese che non ha una storia calcistica. La Fifa non doveva assegnare il mondiale al Qatar. Mi pare una forzatura. E’ come aver portato l’America’s Cup di vela in Africa. Sono contrario anche all’aumento del numero delle squadre: nel 2026 saranno quarantotto. Tutto questo ha una sola spiegazione: il profitto. Le parole di Infantino? Meglio non commentare".
Per Mancini, i campioni europei dovrebbero essere qualificati automaticamente ai Mondiali. Boniek non è d’accordo: "Mi dispiace che in un torneo a trentadue squadre ci siano solo tredici europee e capisco l’amarezza di Mancini per l’assenza dell’Italia, ma se si dovesse garantire la partecipazione automatica dei campioni Uefa, il discorso dovrebbe riguardare anche le altre confederazioni. L’Italia ha perso sul campo il diritto a partecipare al mondiale e per quanto sia difficile da accettare, è un verdetto sportivo. Per gli italiani mi rincresce davvero: le generazioni più giovani sono state private del mondiale per dodici anni".