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Mondiali Under 20: Pafundi trascina l’Italia in finale

Una punizione del talento dell’Udinese vale il 2-1 contro la Corea del Sud, che aveva pareggiato su rigore il gol di Casadei

L'Italia Under 20 è in finale ai Mondiali d'Argentina. Gli azzurri nella notte italiana hanno superato per 2-1 la Corea del Sud grazie a una super punizione di Simone Pafundi a 4' dalla fine. Ora la Nazionale di Nunziata se la vedrà domenica (ore 23) con l'Uruguay per sollevare la Coppa del mondo. Allo stadio Unico Diego Armando Maradona di La Plata, i nostri erano passati in vantaggio con il solito Casadei, ma erano stati ripresi da un rigore. Nel finale, poi, l'apoteosi con la rete di Pafundi, appena entrato in campo (da quattro minuti, per l'esattezza), giusto per giustiziare gli asiatici.

Partiamo proprio da qui, dal gioiello all'86'. Un sinistro dal limite, con il pallone che ha scavalcato la barriera sudcoreana e che si è insaccato nell'angolino alto, lasciando stupito il portiere. Il classe 2006 dell'Udinese adesso reclama spazio per la finale.

Al 14' la partita sembrava mettersi in discesa per l'Italia: piattone da fuori di Cesare Casadei, su invito di Turicchia dalla sinistra. Il capitano, sempre più capocannoniere del torneo con 7 gol in 6 partite, spianava la strada agli azzurri che però non avevano fatto i conti con una Sud Corea orgogliosa. Al 23' il pari dal dischetto, per un pestone di Zanotti, a opera di Lee Seung-Won.

A fare la partita è stata sempre l'Italia: bel gioco offensivo, che qualche volta ha lasciato spazio agli avversari. Come sul finire del primo tempo, quando Kim si è divorato la rete del vantaggio sudcoreano. Nel secondo tempo, azzurri aggressivi: al 59' Giovane colpisce di testa, Kim fa il miracolo sulla linea di porta (palla dentro o fuori? Manca la goal line technology purtroppo). Quattro minuti più tardi è la Corea del Sud vicina al 2-1: Lee Seung-Won tira a botta sicura da distanza ravvicinata, ma Desplanches si erge a baluardo e ribatte.

Un'Italia un po' stanca soffre, così Nunziata all'82' effettua un triplo cambio: Giovane, Esposito e Baldanzi escono per fare spazio a Fontanarosa, Montevago e Pafundi. E' la mossa giusta visto che Pafundi è l'uomo che ci porta in finale con la punizione già descritta.

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