Ambizioso, economicamente sostenibile e fondato sui giovani italiani. Meglio se forti e in odore di nazionale.
Queste le linee guida del Monza pronto ad affacciarsi al primo campionato di Serie A della propria storia.
La coppia di uomini-mercato formata dal ds Antonelli e dal responsabile dell’area tecnica Francçois Modesto, con la supervisione di Adriano Galliani, sembrano avere le idee chiare nella costruzione della rosa da mettere a disposizione di mister Stroppa.
Così dopo aver chiuso per Andrea Ranocchia, giocatore d’esperienza per la difesa, è vicina la definizione dell’arrivo di Alessio Cragno, in prestito con diritto di riscatto dal Cagliari, portiere destinato a strappare la maglia da titolare a Di Gregorio, giovane di proprietà dell’Inter destinato comunque a rimanere come secondo.
Per il centrocampo, invece, si fanno strada due ipotesi suggestive. La prima porta a un monzese doc come Matteo Pessina, campione d’Europa nel 2021 con l’Italia e tuttora punto fermo degli Azzurri di Mancini: il centrocampista di proprietà dell’Atalanta, che lo prelevò nel 2017 proprio dal Monza, dove il giocatore è cresciuto.
Convincere la Dea a privarsi di un giocatore ormai affermato non sarà facile, ma il Monza ha tutta l’intenzione di provarci.
L’altra pista, non alternativa, per la linea mediana porta a Fabio Miretti. Il talento della Juventus, classe 2001, reduce da un finale di stagione da protagonista alla corte di Allegri e attualmente impegnato con l’Under 19 all’Europeo, potrebbe trasferirsi in Brianza con la formula del prestito: qui, però, Galliani dovrà convincere l’amico Allegri, deciso a tenere Miretti in rosa anche nella prossima stagione, della possibilità che una stagione da titolare possa fare bene alla crescita del giocatore.