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Monza-Juventus 1-2: McKennie e Gonzalez, i bianconeri tornano a vincere in campionato

Successo che mancava da 43 giorni. Bellissimo ma inutile il pari temporaneo di Birindelli

Monza – Dai pareggini alla vittoriucola, il cammino della Juventus procede a piccoli i passi, anche se poi i punti sono tutti uguali, che arrivino con un successo roboante o con un 2-1 striminzito come quello al Monza, la squadra più fragile e complessata della serie A. La quarta sconfitta di fila, settima nelle ultime nove, rischia di costare la panchina di Nesta, che diventerebbe così il quarto campione del mondo esonerato dopo Pirlo, De Rossi e Gilardino. Eppure ieri i suoi hanno speso l’anima e, con i loro mezzi limitati, hanno messo in difficoltà la Juve fino all’ultimo. La differenza l’hanno fatta i due gol che i bianconeri hanno segnato nell’area piccola, affollata di difensori monzesi immobili e pure distratti: cosa può farci l’allenatore, in quei casi? Molto potrebbe (dovrebbe) invece fare Thiago Motta per dare un senso e un’identità a questa Juventus, che ieri ha schierato con un’impronta più offensiva (Nico Gonzalez tra le due ali, Koopmeiners più arretrato) compromettendo però l’equilibrio delle altre volte, visto che il Monza, squadra avarissima di reti, ha rischiato di segnarne più d’una. È la conferma che la coperta resta corta, da qualunque parte la si tiri.

«La cronaca della gara»

L’eccessiva facilità dei gol juventini

La Juve ha trovato i gol con la facilità con cui a fine primavera si raccolgono le ciliegie: le è bastato dare una scrollatina all’albero e i frutti sono caduti nel cesto, perché il Monza di questi tempi si lascia prendere senza neanche bisogno di fargli paura, anche se a sua volta di paura, almeno un poca, ai bianconeri ne ha messa, andando a punzecchiarli con la velocità e scoprendoli sorprendentemente esposti. Per la Juve segnare è stato facile: McKennie è stato lasciato libero di colpire da un metro un corner di Koopmeiners per l’1-0, mentre sul 2-1 è bastato un cross non irresistibile dell’americano a scatenare il panico nell’area monzese finché, tra svirgolate e dormite, ha risolto la zampata di Nico Gonzalez.

Gara caotica, la Juve la controlla male

Il resto è stato il frenetico andirivieni di una partita confusa che la Juve ha fatto fatica a tenere sotto controllo nonostante la soverchiante superiorità, lasciando al Monza buoni motivi per illudersi: sul provvisorio pareggio di Birindelli (un gran bel destro al volo su cross di Carboni), ci sono state la dormita singola di Kalulu sul tiratore e quella collettiva che ha lasciato ai brianzoli ampia libertà di manovra, mentre sull’1-2, in un’altra situazione critica, Koopmeiners s’è buttato a corpo morto per salvare su Mota. Nella ripresa sarà la reiterata e precipitosa imprecisione degli attaccanti monzesi a risparmiare altre preoccupazioni.

Gli esperimenti di Thiago

Thiago ha assecondato qualcuno degli esperimenti abbozzati in Coppa Italia: Koopmeiners ha giocato in posizione più arretrata, quasi in linea con Locatelli, mentre McKennie è stato confermato come terzino sinistro. Yildiz è invece tornato sulla fascia lasciando a Nico Gonzalez il ruolo di trequartista/mezzala, quello che Koopmeiners non aveva proprio buttato giù: gli esiti sono stati contraddittori, perché l’olandese più arretrato sembra a suo agio ma le sue prestazioni restano spezzettate, sincopate (e stavolta s’è pure messo di mezzo un guaio muscolare). Come al solito il più efficace si è dimostrato l’americano che alla fine è stato spedito nel ruolo di Nico, ancora ingiudicabile perché atleticamente è giù di tono. Nella ripresa la Juve ha avuto occasioni per allungare, specie con Yildiz, ma è rimasta agganciata al concetto di vittoriucola per via dell’incapacità di dare un taglio netto all’incertezza con la sua superiorità. Il Monza, nel suo piccolo, ci ha dato dentro. Ma era proprio piccolo piccolo.

Monza-Juventus 1-2 (1-2)

Monza (3-5-2) Turati – D’Ambrosio (38’ st Izzo), Marì, Carboni – Pedro Pereira (26’ st Ciurria), Birindelli (41’ st Sensi), Bondo, Bianco, Kyriakopoulos – Caprari (41’ st Maric), Dani Mota. All. Nesta.

Juventus (4-2-3-1) Di Gregorio – Savona, Gatti, Kalulu, McKennie (46’ st Fagioli) – Locatelli – Conceiçao (40’ st Adzic), Nico Gonzalez (19’ st Cambiaso), Koopmeiners (1’ st Thuram), Yildiz – Vlahovic 5 (40’ st Mbangula). All. Thiago Motta.

Arbitro: Massa.

Reti: 14’ pt McKennie, 22’ pt Birindelli, 39’ pt Nico Gonzalez

Note: ammoniti Pedro Pereira, Conceiçao. Spettatori 15.479.

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