Al Corriere della Sera, Matteo Pessina ha speigato per quale motivo è il capitano del Monza: "Mister Palladino dice che dopo una sconfitta io sono di umore nero perché ho un senso di appartenenza differente. Cosa mi ha spinto a lasciare una squadra che lotta per l’Europa per approdare in una neopromossa? Con l’Atalanta ho giocato in Champions, ma a Monza ho sposato il progetto".
Adesso Pessina sogna in grande: "Il mister ci ha già messo in guardia spiegandoci che gli avversari ora sanno come giochiamo. Ma noi dobbiamo puntare a quegli obiettivi che nella scorsa stagione abbiamo solo sfiorato. L’Europa? Così direbbe Galliani anche se la lotta è sempre più difficile".
Infine, Pessina ha voluto dedicare un pensiero a Berlusconi: "Siamo sconvolti anche se lui è presente a Monzello: le sue parole tappezzano i muri del centro sportivo. Galliani è stato abile a rassicurarci dicendo che ha la facoltà di gestire il club e la situazione non muterà rispetto al passato. Che rapporto avevo con Berlusconi? Quest’inverno dopo l’impegno con la Nazionale ero a pranzo con la mia ragazza. Ricevo una chiamata da un numero che non conosco e per timore che siano le solite aziende che scocciano al telefono non rispondo. Dopo un minuto mi arriva un messaggio: “Il presidente Berlusconi la sta cercando”. Non faccio in tempo a richiamare che squilla di nuovo il telefono. Era lui che voleva farmi i complimenti per il gol a Malta".