Non è entrato nel tabellino di Juventus-Verona, ma il suo apporto è stato determinante per giungere alla vittoria: Alvaro Morata non ha segnato, ma ha comunque trovato il modo per mettere lo zampino nel 2-0 bianconero.
Schierato a sinistra nel tridente offensivo con Dybala e Vlahovic, l’ex Real Madrid ha strappato gli applausi del pubblico presente all’Allianz Stadium per i suoi continui ripiegamenti in fase difensiva, utili per concedere il raddoppio in marcatura a Mattia De Sciglio che ha avuto vita semplice anche grazie all’aiuto del compagno.
Ma Morata non si è limitato al solo lavoro sporco: suo pure l’assist per il definitivo 2-0 siglato da Zakaria, mentre nel primo tempo era stato sempre lui a offrire un gran pallone a Vlahovic, cestinato dall’attaccante serbo.
Gli elogi di Massimiliano Allegri nella conferenza stampa del post-partita certificano l’ottimo impatto avuto da Morata in questo ruolo che non gli è del tutto nuovo.
“Non è un ruolo nuovo, Alvaro ha fatto sei mesi da punta centrale che non è proprio tra le sue caratteristiche. Diventa importante quando ha davanti a sé un altro giocatore. Ha tecnica e non deve dare riferimenti, sono soddisfatto di quello che sta facendo”.
Cancellati all’improvviso tutti i rumors relativi ad un addio direzione Barcellona: ai microfoni di DAZN, Morata ha fatto leva sul presente dimenticando ciò che avrebbe potuto essere.
“Sono felice, l’ultimo mese l’ho passato senza sapere cosa sarebbe successo. Il mister e la società poi mi hanno comunicato l’intenzione di voler puntare ancora su di me: ora sono più sereno e carico. Il Barcellona? Ora sono qua, quel che è successo è successo. L’importante è sentire la fiducia dell’allenatore e del club”.
L’ottima prova di Morata è spiegata anche dalla presenza di Vlahovic, nuovo riferimento centrale dell’attacco: l’intesa con il serbo è già a buoni livelli.
“Abbiamo preso uno dei migliori attaccanti al mondo che potrà avere una carriera meravigliosa, ha tanta voglia di lavorare e mettersi in mostra in campo e fuori. Sono contento perché è uno che sa pulire tanti palloni, anche l’intesa con Dybala è ottima. Dobbiamo soltanto lavorare di più per capirci meglio”.