Ventitré anni di carcere. E’ la richiesta di condanna del pubblico ministero della Procura di Castrovillari nei confronti di Isabella Internò, ex fidanzata di Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza trovato morto il 18 novembre del 1989 a Roseto Capo Spulico, nel Cosentino. Sul banco degli imputati c’è solo Internò, nei confronti della quale sono state chieste anche le attenuanti generiche poiché dalla morte di Bergamini sono passati 35 anni e oggi lei è stata definita come “un’altra persona”.
Per il pm si trattato di un delitto passionale
Dalla requisitoria della Procura è emerso che Denis Bergamini sarebbe morto per soffocamento forse con una sciarpa e che era già deceduto quando fu disteso sull’asfalto. Per il pm Primicerio si è trattato di “un delitto passionale”. “Nel 2017 – ha detto il pubblico ministero Primicerio nel Tribunale di Cosenza – sono stati fatti 101 prelievi e i periti hanno condiviso tutte le attività, anche quella sull’esame della glicoforina. Tutti gli esami dei periti parlano di compatibilità del corpo di Bergamini con asfissia da compressione con un mezzo soft, probabilmente una sciarpa o un sacchetto che può non lasciare segni sul collo”.