TORINO — La delusione è tanta dopo l’eliminazione dalla Champions: in società, tra i tifosi, tra i giocatori e naturalmente anche per Thiago Motta. Che, però, nonostante ammetta di fare “ogni giorno autocritica”, non si pente delle sue decisioni: “Ogni scelta fatta è per ottenere il massimo nel momento. Rispetto l’opinione altrui, ma se tornassimo indietro su tutto, tornerei anche al ritiro in Germania, visto che abbiamo un centro sportivo anche qui. Io vado in avanti in linea retta e la strada è quella giusta”. A dimostrarlo sarà, da subito, la corsa per il quarto posto, che parte dalla sfida contro il Cagliari, una delle squadre che, all’Allianz Stadium, fece emergere le lacune caratteriali della squadra: “Dopo una delusione così, tornare in campo è la cosa migliore. Ricominciare, entrare in campo. Abbiamo una partita molto complicata, conosciamo l’avversario, la difficoltà dell’ambiente e sappiamo che dobbiamo fare una grandissima partita”.
La difesa della Juve in emergenza
Contro la squadra di Nicola la difesa sarà ai minimi termini (“ma non è sfortuna”, precisa), visto che oltre a Bremer e Cabal mancheranno anche Kalulu, Veiga e Savona. Sulla fascia destra ci sarà ancora Weah, che riesce a garantire propulsione in fase offensiva: “Lo vedo molto bene, la prima cosa per un terzino è difendere, essere aggressivo, vincere i duelli e lui ne sta vincendo tantissimi. È aggressivo, può ancora migliorare, sono molto contento di quello che vedo e in più riesce anche a fare goal”. Tuttavia la rete segnata a Eindhoven non è bastata per passare il turno e arrivare agli ottavi di Champions: “Contro il Psv, dopo il 60′, gli avversari hanno iniziato a guadagnare terreno e noi abbiamo fatto più fatica. Il Psv non è stato così superiore, ma nel contesto generale loro hanno meritato”. A Cagliari potrebbe arrivare anche la prima per Alberto Costa: “Lo vedo molto bene da quando è arrivato. Molto attento, capisce subito cosa vogliamo vedere, ha un fisico importante e sono convinto che quando arriverà la sua opportunità farà molto bene. È arrivato con fame, vuole dimostrare il suo valore”.
La reazione della Juve dopo l’eliminazione dalla Champions
Sarà importante capire lo stato mentale della squadra, il contraccolpo psicologico dopo l’eliminazione. La corsa al quarto posto è diventata cruciale nell’analisi della stagione oltre che dal punto di vista economico: “Abbiamo dato il massimo delle nostre possibilità in questo momento. I ragazzi sono intelligenti e capaci, sanno cosa vogliamo. Delle volte l’avversario, senza una grossa differenza, ci è stato superiore. Con loro parliamo tutti i giorni, il prossimo obiettivo è prepararsi bene oggi pomeriggio in allenamento per la partita di domani”. Evitando gli errori dell’andata, quando i rossoblù agguantarono un pari in extremis grazie a un rigore causato da un intervento di Douglas Luiz: “Li abbiamo affrontati tanto tempo fa, sono situazioni diverse. Una squadra complicata e difficile, sappiamo le difficoltà e le complicazioni, allo stesso tempo abbiamo fiducia di poterli mettere in difficoltà per prendere i tre punti e andare avanti”.
Le scelte di Motta per Cagliari
“Vlahovic? Può giocare titolare”, ha spiegato Motta, salvo poi specificare che il centravanti serbo, ormai ruota di scorta di Kolo Muani, ha le stesse possibilità “di tutti gli altri”. Insomma l’attaccante, ex stella della rosa, potrebbe partire nuovamente dalla panchina visto che la coesistenza con il francese non fa brillare gli occhi all’allenatore: “Insieme con Kolo li avete già visti, sono scelte per ottenere il massimo nel momento”. La stessa giustificazione data alle ultime panchine di Yildiz (“scelte per ottenere il massimo nel momento”), che potrebbe partire dalla panchina proprio come Conceiçao: “Un ragazzo molto giovane che ha fatto un’esperienza nell’Ajax che non è da poco, una grande esperienza nel Porto dove l’esigenza è la vittoria. Ci sta dando tantissimo ma ci sono tanti margini di miglioramento. Ultimi metri può migliorare, ci darà tanto nel presente e nel futuro”. Probabilmente entrando dalla panchina proprio come Vlahovic, anche se sono due situazioni diametralmente opposte.
