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Motta e l’ostacolo Atalanta: “Abbiamo addosso troppa pressione, brucia energie”

Il tecnico alla vigilia della gara che dirà se la Juventus può pensare allo scudetto: “Abbiamo lavorato a livello tecnico, fisico e psicologico esclusivamente in funzione di questa partita”

TORINO – Non indicate a Thiago Motta l’orizzonte, non butterà mai lo sguardo fin là: guarda a domani, non un centimetro oltre. “In settimana abbiamo lavorato a livello tecnico, fisico e psicologico esclusivamente in funzione della partita contro l’Atalanta. Siamo concentrati su quella prossima partita, non ha senso consumare energie pensando ad altro”.

La prudenza di Thiago Motta: “Abbiamo addosso troppa pressione”

Non v’è dubbio, però, che se nel confronto diretto con i bergamaschi arrivasse la sesta vittoria consecutiva in campionato, per la Juventus si aprirebbero definitivamente nuove prospettive perché, oltre a mantenere ragionevole il distacco dalla vendetta, scalerebbe al terzo posto, un posizione in cui è più naturale guardare davanti che non alle spalle. Motta, però, sa probabilmente che la sua giovane squadra non è ancora mentalmente attrezzata per gestire la pressione di un’ambizione troppo alta: meglio ragionare di partita in partita, perché anche lui ammette che la squadra psicologicamente deve ancora irrobustirsi. “Ho giocatori che è dal primo giorno che si impegnano al massimo e che si mettono tantissima responsabilità, ma dobbiamo trovare un equilibrio, perché giocando a calcio con quel peso addosso spesso dai un vantaggio all’avversario, specie in casa. Ci vuole equilibrio tra responsabilità e gioco”.

Motta al maestro Gasperini: “Mi restituì il piacere di giocare”

Tre le molte chiavi di lettura di Juventus-Atalanta c’è il confronto tra l’allievo Motta e il maestro Gasperini, anche se, da allenatore, lo juventino sta applicando principi completamente diversi da quelli appresi nel tempo passato assieme a Gasp. “Mi ha aiutato in momento non facile della mia carriera, con lui ho ritrovato il sorriso e la voglia di divertirsi giocando. Ormai lui non deve dimostrare niente a nessuno, è un grande anche a livello internazionale”.

Thiago Motta: “Van Gaal l’allenatore che mi ha marchiato di più”

Le similitudini ci sono e non ci sono: “A lui come a me piace vedere una squadra che gioca bene, che ha intensità, ritmo, dinamismo, che crea, che va avanti, che ha solidità difensiva. È vero che da allenatore applico principi diversi, ma sono cresciuto con la filosofia di una scuola come quella del Barcellona e poi ho sono venuto in Itala e ho avuto allenatori come Mourinho, Ranieri, Benitez che lavoravano in un altro modo. Chi mi ha marchiato tanto è stato Van Gaal, per non dire di un maestro come Carlo Ancelotti, che è unico nel capire il momento e avere intuizioni. Ma tutte le filosofie di gioco sono valide se portano alla vittoria”.

Gatti recuperato, Koopmeiners cerca spazio

Per la partita contro l’Atalanta, Motta ha recuperato Gatti dagli acciacchi avuti in settimana: può giocare. Rientra tra i convocati anche Renato Veiga, ancora niente da fare per Conceiçao e Savona. La formazione sarà molto simile a quella che lunedì ha battuto il Verona, ma potrebbe esserci spazio per Koopmeiners, in mediana o sulla trequarti.

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