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Mourinho: “Onorato e emozionato, vivrò per il Benfica. Il Fenerbahce non era del mio livello”

Lo Special One presentato ufficialmente dal club di Lisbona

“Onorato ed emozionato”. Sono le prime parole di Josè Mourinho da nuovo allenatore del Benfica dopo l’ufficialità dell’incarico (contratto fino al 2027) annunciata dal club portoghese che ha anche spiegato come “10 giorni dopo l’ultima partita ufficiale della stagione in corso, alle stesse condizioni, sia il Benfica che l’allenatore potrebbero decidere di non rinnovare il contratto per la stagione sportiva seguente”. “Ma se mi chiedete qual è il mio desiderio – precisa – è quello di rispettare i due anni del mio contratto con il Benfica e di rispettarli con successo”.

“Sono portoghese, conosco le dimensioni del Benfica”

“Ho così tante emozioni, ma credo che l’esperienza mi aiuti a controllarle – ha commentato lo Special One -. Voglio ringraziarvi per la fiducia e l’onore che provo in questo momento. Essendo portoghese, non c’è nessuno di noi che non conosca la storia, la cultura, le dimensioni del Benfica e di questo club”. Poi la stoccata al Fenerbahce, club dal quale è stato esonerato proprio dopo una sconfitta con il Benfica: “A Istanbul ho sbagliato, il Fenerbahce non rappresentava il mio livello, né culturale né calcistico. Ho comunque dato tutto fino all’ultimo giorno, ma è stato doloroso”.

“Vivrò per il Benfica”

Per Mourinho si tratta di un ritorno al Benfica dopo 25 anni: “Anni in cui ho avuto l’opportunità di lavorare per i club più grandi del mondo. E per concludere questo discorso, come rappresentante di questo club, vorrei dire che nessuno degli altri grandi club che ho avuto l’opportunità di allenare mi ha fatto sentire più onorato, responsabile o motivato di essere l’allenatore. Le parole a volte si lasciano trasportare dal vento – ha detto ancora – ma i fatti no, e la promessa è chiarissima: vivrò per il Benfica”.

“Allenerò per 4-5 anni? Smetterò quando non avrò più passione”

“Quando ero qui era l’inizio di una carriera, oggi sono in un momento di grande maturità, e posso dire oggettivamente che se qualcuno si aspetta che io concluda la mia carriera tra quattro o cinque anni, si sbaglia. Sarò io a decidere quando la concluderò, e la concluderò quando sentirò di non avere più la stessa passione”.

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