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Nainggolan e i calciatori arrestati: quanti guai a causa della droga

L’ex centrocampista di Cagliari, Roma e Inter, interrogato a Bruxelles per traffico internazionale di stupefacenti, è solo l’ultimo giocatore a aver avuto problemi con la giustizia

ROMA — Sul banco dei social network, tribunale spietato e irriverente, parlano di un nuovo ingresso nel Prison Fc, la “squadra dei prigionieri”. Una rosa completamente inventata, formata da tutti quei calciatori finiti nel mirino della giustizia. Molti legati a problemi con la droga: da Radja Nainggolan, arrestato in Belgio per traffico di stupefacenti, a leggende come Diego Armando Maradona.

Da Maradona a Freddy Rincon

A macchiare le carriere dei campioni è stata spesso la droga, consumata e lo spacciata: il 27 aprile 1991 Diego Armando Maradona venne arrestato a Buenos Aires, nella sua casa di Calle Franklin, per detenzione di mezzo chilo di cocaina. Tra i giocatori finiti nel mirino della giustizia per traffico di stupefacenti spunta poi il colombiano Freddy Rincon, nel 2015 ricercato dall’Interpol per riciclaggio di denaro sporco a Panama e per aver acquistato, a suo nome ma con i soldi del boss del narcotraffico Pablo Rayo Montano, diverse proprietà.

Quell’amicizia di René Huguita con Pablo Escobar

Altro colombiano coinvolto in un caso di droga fu Byron Moreno, celebre arbitro giustiziere dell’Italia ai Mondiali in Corea: nel 2010 è stato arrestato all’aeroporto JFK di New York mentre cercava di entrare negli Stati Uniti con sei chili di eroina. Restando ancora in Colombia, Renè Higuita – celebre per la sua parata dello scorpione – finì in galera nel 1993 per sette mesi: sequestro di persona, ma anche rapporti strettissimi con Pablo Escobar.

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