Fabio Cannavaro ha rilasciato un'intervista a "Il Mattino" di Napoli parlando della Serie A a tutto tondo. Il Napoli, grande favorito, ha lo scudetto in mano: "Dietro al Napoli è un disastro. 18 punti di distanza sono un imbarazzo incredibile per le inseguitrici. Ma ciò non toglie nulla allo strapotere degli azzurri".
La delusione più grande? "Il Milan. I quarti di Champions sono un bel traguardo, ma in campionato hanno reso molto al di sotto di quello che potevano".
Su Kvaratskhelia: "È un fenomeno, se gli fai prendere la palla ti sfonda. Ha poi la consapevolezza di essere forte, lo capisci da come si muove: resta a lungo per conto suo, poi prende palla frontale e ti punta. E come lo fermi? In questo calcio di oggi è avvantaggiato perché i difensori non possono fare molto: non gli puoi prendere i pantaloncini, non puoi toccarlo, se gli sfiori la maglia sei ammonito, se gli dai una legnata ti cacciano fuori. Vedi come trattavano Maradona: lui era prodigioso".
Sul futuro da allenatore ed un eventuale rientro al Benevento: “Sì, perché alleno da 10 anni, ma l’altro giorno parlando con Marco Borriello gli ho spiegato che 4 mesi in Italia equivalgono a 4 anni all’estero. La situazione non era facile, lo sapevo. Il rammarico è che a ottobre sapevamo cosa ci mancava ma a gennaio non è successo nulla. Ancora oggi la squadra fatica a fare gol. – conclude Cannavaro – Ma io resto il loro tifoso numero uno, spero tanto che riescano a salvarsi”.