Un talento brasiliano nel motore offensivo del Napoli. È una richiesta precisa di Antonio Conte che ha immaginato un tridente nuovo di zecca per due terzi. L’unico confermato sarà Kvaratskhelia e al suo fianco agirà David Neres, 27enne cresciuto nel San Paolo che non vede l’ora di infiammare il Maradona.
Questione di affinità calcistiche. Fuorigrotta ha da sempre un debole per chi ci sa fare con il pallone. Neres ha nel suo dna il dribbling e la giocata ad effetto. Segna e serve assist. Conte lo immagina sul centro-destra con la possibilità di accentrarsi sul mancino. Lui e Kvara dovranno agire alle spalle di Lukaku che si allena sempre a Cobham, nel centro sportivo del Chelsea, in attesa della chiamata giusta. La situazione Osimhen è ancora in stand-by e per questo motivo il Napoli sta accelerando proprio su Neres, in modo da garantire a Conte un rinforzo di grande qualità.
Il sì del giocatore c’è da tempo e questo rappresenta l’aspetto principale per proseguire la trattativa: ha detto no ad altre offerte (su tutte il Psv) perché vuole lavorare con Conte e infiammare il pubblico del Maradona. Il suo procuratore, Giuliano Bertolucci, è in Italia da qualche giorno: è stato prima a Torino per il match in famiglia della Juventus e adesso è a Napoli. I contatti con il direttore sportivo Giovanni Manna, che ieri non era a Castel di Sangro, sono continui proprio per agevolare un accordo con il Benfica. Il club portoghese ha aperto alla cessione e ha fissato il prezzo: 25 milioni più 5 di bonus. Si lavora al prezzo giusto (il Napoli parte da una ventina di milioni) e la presenza dell’agente di Neres è un segnale chiaro della volontà del giocatore di raggiungere il Napoli il più presto possibile. I prossimi giorni saranno decisivi e un indizio importante arriverà domenica.
Il Benfica debutta in campionato in trasferta contro il Famalicao e bisognerà capire se Neres sarà convocato oppure no. Conte ovviamente attende pure i centrocampisti. Si è sbloccata la cessione di Jens Cajuste, presupposto necessario per accelerare almeno il primo acquisto. Lo svedese – che ieri non ha preso parte alla partitella a Castel di Sangro, non ha giocato Kvaratskhelia, si è fermato Simeone – è stato ceduto al Brentford, in Premier League. La formula è quella del prestito con obbligo di riscatto a 12 milioni di euro. Che è poi quanto il Napoli spenderà per Marco Brescianini, jolly del Frosinone, in procinto di diventare azzurro in tempi brevi. Poi toccherà a Billy Gilmour: il rilancio di Manna è arrivato a 12 milioni di euro, ma probabilmente l’operazione si chiuderà attorno ai 15 milioni di euro. Il Brighton è consapevole di dover trovare una soluzione per il futuro dello scozzese, anche lui determinato a raggiungere Conte. L’allenatore lo considera molto prezioso per la sua intelligenza tattica e le capacità di recupero. Se ne riparlerà a breve. Il Napoli proverà prima a cedere Gianluca Gaetano. L’incontro con il Parma non c’è stato.
Le parti si sono allontanate: la richiesta degli azzurri è sempre di 12 milioni di euro, gli emiliani mettono sul piatto 8 milioni più 2 di bonus. Un contatto dovrebbe esserci l’inizio della prossima settimana, quasi certamente lunedì e intanto il Cagliari potrebbe rilanciare e magari accendere una vera propria asta.
I rossoblù stanno valutando pure Cheddira che il diesse Manna preferirebbe cedere a titolo definitivo. E Simeone? Non è da escludere che possa rimanere e giocarsi le sue carte come vice Lukaku, ma intanto l’argentino è finito nel mirino del Genoa. Anche in questo caso, servirebbe un’offerta importante, il Napoli non prende in considerazione l’ipotesi del prestito per il Cholito.