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Napoli choc, già penultimo. Vertice De Laurentiis – Conte per il riscatto

Azzurri in coda alla classifica al termine della prima giornata, presidente e allenatore a confronto dopo il crollo di Verona. Patto per rinforzare la squadra entro la fine di agosto

L’effetto che fa è orribile, anche se sono passati appena 90’ e il penultimo posto (per differenza reti) del Napoli in classifica è più umiliante che altro. C’è infatti il tempo per risalire e la disfatta nel debutto a Verona potrà strada facendo rivelarsi persino utile – paradossalmente – perché ha riportato i tifosi sulla terra e fatto capire a tutti che gli azzurri non potranno competere per lo scudetto.

L’obiettivo massimo per la prima stagione del triennio di Antonio Conte è infatti il ritorno in Europa, con la speranza che si riesca a materializzare attraverso la Champions. I 3 gol presi avranno dunque l’effetto collaterale di togliere un po’ di pressioni dalle spalle della squadra, se non altro. Ma il campanello d’allarme è suonato lo stesso forte e chiaro e la parola d’ordine nel day after è accelerare sul mercato.

L’arrivo di David Neres è stata la prima risposta del Napoli al tracollo di Verona, che ha reso amarissimo l’inizio della nuova era di Conte. Il tecnico leccese ha ribadito di non avere un organico competitivo e per questo Aurelio De Laurentiis si è convinto a cambiare la sua strategia, definendo l’acquisto del brasiliano dal Benfica senza attendere qualche cessione. Ma non finisce qui. Il presidente sta provando infatti a stringere i tempi anche per l’arrivo di Romelu Lukaku, con l’obiettivo di strapparlo subito al Chelsea. Domenica c’è il debutto al Maradona contro il Bologna e le gravi lacune emerse al Bentegodi in campionato vanno colmate in fretta, per evitare che la situazione diventi ancora più preoccupante in campo e fuori.

De Laurentiis e Conte hanno avuto ieri un confronto telefonico dopo la disfatta di Verona e sono in continuo contatto per correre ai ripari, in un clima che per il momento resta sereno. Tra i due il rapporto è solido e le ultime picconate dell’allenatore non hanno infastidito il presidente, consapevole di dover agire in maniera più incisiva sul mercato. Con il Bologna potrebbe essere essere già a disposizione Neres e gli azzurri contano di recuperare anche Kvaratskhelia, che dopo il colpo alla testa al Bentegodi è stato portato in ospedale per dei controlli ed è poi volato a Tbilisi, dove è appena nato il suo primogenito. Sulla crisi del gol – già emersa in Coppa Italia – pesa l’assenza di un bomber vero e la squadra non può permettersi di perdere il georgiano, diventato senza Osimhen il principale riferimento offensivo.

Il capocannoniere del terzo scudetto continua a restare ai margini del gruppo in attesa di essere ceduto. A Verona ha pesato molto però pure il forfait per una distorsione alla caviglia di Buongiorno, le cui condizioni saranno valutate oggi. Conte ha concesso lo stesso un giorno di riposo alla squadra, ma al ritorno in campo il confronto tra allenatore e squadra sarà acceso.

Nemmeno i ritardi sul mercato possono giustificare infatti un approccio così disastroso con il campionato. L’attacco non segna e la difesa è un colabrodo. Con il Bologna al Maradona sarà già un esame per tutti, sotto gli occhi di 50 mila tifosi. L’ultimo posto è una vergogna da cancellare in fretta.

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