Castel Volturno – “Stiamo facendo bene, anzi benissimo: oppure non avremmo 35 punti in classifica dopo 16 giornate”. Antonio Conte tira le somme alla vigilia della trasferta di Genova, in cui il Napoli avrà la possibilità di riprendersi almeno momentaneamente il primo posto in classifica. “Ma resto sempre della mia idea: non esistono scorciatoie per crescere e tanto meno per arrivare al successo, che per non essere effimero deve essere per forza raggiunto attraverso il lavoro. Mi conforta però avere la certezza di avere a disposizione un gruppo di uomini veri, con cui c’è la possibilità di andare in guerra”, è la convinzione del tecnico azzurro, che anche per questo è apparso sereno nonostante l’infortunio di Buongiorno.
Conte sceglie Juan Jesus
Al posto del centrale della Nazionale giocherà Juan Jesus. “Juan Jesus è il suo sostituito naturale nel nostro organico. Sono convinto che sia la soluzione migliore per noi: si allena bene, ha spesso fatto coppia con Rrahmani ed è mancino. Scelgo lui per la somma di tutti questi motivi e perché la considero l’alternativa ideale, nella mia ottica di voler vincere sempre. Ho un gruppo di giocatori che mi danno garanzie e pure per questo non parlerò mai del mercato di gennaio. L’eventuale arrivo di rinforzi lo decide solamente la società, in base alle disponibilità e alle necessità. Io so che venire qui al campo mi da sempre soddisfazione, perché nessuno si tira mai indietro, compreso chi gioca meno”.
Recuperato Kvaratskhelia
Nel Napoli è tornato l’ottimismo dopo la vittoria di Udine e anche il recupero in extremis di Kvaratskhelia fa sorridere Conte. “Sta meglio dopo l’infortunio e mi ha dato la sua disponibilità, partirà con noi e sarà una preziosa arma in più”. In attacco però sarà confermato tra i titolari Neres. “È cresciuto tanto in campo e fuori: per i suoi progressi nella fase passiva e per il suo inserimento nel gruppo. Le partite in casa del Genoa sono sempre difficile: squadra molto battagliera e ambiente caldo. Dovremo essere al massimo”.
Nessun cambio di modulo
Il tecnico leccese è fiducioso. “Ho detto che la nostra strada è tracciata e lo confermo. Non penso a un cambio di modulo e tanto meno al ritorno al 3-5-2. Fa sorridere che mi accusino di essere troppo difensivista proprio adesso, che sono passato al 4-3-3…”.