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Napoli favorito, stavolta Conte frena: “La presunzione sarebbe sciocca”

Il tecnico degli azzurri parla ai tifosi e predica calma: “Partiamo con tanto entusiasmo e con un profilo molto basso”

Dimaro – La festa è stata un po’ rovinata dalla pioggia, dal ritardo con cui la delegazione del Napoli si è presentata in piazza e dalla durata brevissima (poco più di dieci minuti) del tradizionale incontro in ritiro tra lo staff tecnico azzurro e i tifosi. C’è stato addirittura qualche fischio ed è toccato ad Antonio Conte tranquillizzare i duecento fedelissimi rimasti pazientemente in attesa, inzuppati sotto al palco. «Siamo molto dispiaciuti per il malinteso sull’orario di inizio, ci scusiamo», ha esordito l’allenatore leccese, strappando finalmente un applauso.

Il ricordo di quei 50.000 contro il Modena

«Fa molto piacere ritrovarci qui dopo un anno e con qualche cosa di importante sulla maglia. È avvenuto qualcosa di bellissimo. Voi ci avete sostenuto sempre, dall’inizio alla fine. Mi ricordo molto bene che alla prima partita in Coppa Italia allo stadio Maradona, contro il Modena, c’erano in tribuna 50 mila persone. Lo sottolineo soltanto per far capire la passione del tifoso napoletano e l’affetto che ci avete trasmesso. Ci auguriamo di avervi reso orgogliosi. La squadra ha sempre giocato per senso di appartenenza e rispetto nei vostri confronti, sapendo che avevamo da ripagare le delusioni della stagione precedente. Penso che ci siamo tolti insieme delle grandissime soddisfazioni».

Conte: “Ora umiltà, l’arroganza non è da persone intelligenti”

Poi però Conte ha cambiato tono, parlando del futuro. «Ora cerchiamo di essere umili: presunzione e arroganza non appartengono alle persone intelligenti. Sappiamo che solo i valori del lavoro e della professionalità possono portarci a fare di nuovo qualche cosa di importante. Il resto sono tutte cavolate». Concetti ribaditi anche da Lele Oriali. «Il mister ha ben spiegato cosa è successo l’anno scorso. Non avevamo la rosa più forte, ma è la dimostrazione che si vince perché c’è una squadra unita. Ringrazio tutti e non voliamo alti. Partiamo con tanto entusiasmo e con un profilo molto basso, poi vedremo se ci toglieremo ancora delle soddisfazioni. Io sono ancora molto positivo, credo che i giocatori abbiano capito come regolarsi e quindi potremmo toglierci ancora molte soddisfazioni». L’etichetta di squadra favorita e da battere non piace a Conte, che ha colto l’occasione per tirare un po’ il freno. Poi si è fermato sotto alla pioggia per firmare autografi: «Ci avete aspettati, è giusto che il vostro affetto sia ricompensato».

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