Tre giorni per cancellare quella frase ( « A Napoli non mi sento più al sicuro » ) che non era piaciuta affatto ai tanti tifosi azzurri, da sempre vicini a Juan Jesus. Il difensore brasiliano aveva esternato mercoledì tutte le sue preoccupazioni sulla città legate alla sicurezza subito dopo il tentativo di furto della sua auto ma soprattutto per i cinque Air-Tag ( geolocalizzatori) utilizzati per monitorare i suoi spostamenti. Ieri il giocatore ha corretto il tiro e ha scelto sempre via Instagram di spegnere definitivamente la polemica in merito alle sue dichiarazioni scrivendo: “Ogni mattina mi sveglio davanti ad una vista mozzafiato, ricordo costante della bellezza di questa città. Ci sono cose che mi hanno ferito, ma non riguardano i napoletani o la mia squadra. Il mio sfogo è stato quello di un uomo che ha tatuato il terzo scudetto del Napoli sulla pelle, che cresce qui i suoi figli e crede ancora in questo progetto, sostenuto dalla meravigliosa gente di Napoli che mi ha sempre accolto”.
Virtualmente c’è la parola fine al caso anche per spegnere le speculazioni su una possibile exit strategy per chiedere la cessione a gennaio. Quello che eventualmente succederà sul mercato ( il contratto di Juan Jesus scade al termine della stagione attuale) col Napoli pronto a valutare l’acquisto di un nuovo centrale difensivo, non c’entrerà nulla con la disavventura dell’auto. I discorsi saranno tutti di natura tecnica.
Ha gettato acqua sul fuoco su una possibile matrice unica in merito agli episodi che hanno coinvolto Neres ( rapinato dopo Napoli- Parma), Politano ( la Smart è stata ritrovata in 24 ore) e appunto Juan Jesus il prefetto di Napoli, Michele Di Bari: « Escludo assolutamente – ha spiegato il prefetto a radio Crc lapresenza di un disegno criminale contro il Napoli. In questa città il calcio è vissuto con amore e gioia, si vive il tifo con un senso di comunità. Ovviamente le autorità di pubblica sicurezza devono dialogare continuamente con i vertici delle società calcistiche. Noi lo facciamo continuamente con De Laurentiis.Naturalmente l’attenzione deve essere massima per evitare che ci siano problemi. Caso Juan Jesus? Lo ripeto: le istituzioni sono vicine e guardano a ciò che è successo. I giocatori devono essere rassicurati. Possono vivere al sicuro, così come tutti i napoletani. Un furto ai danni di un giocatore ha ovviamente una visibilità maggiore, ma non trattiamo i calciatori diversamente dagli altri cittadini. Naturalmente manterremo alta l’attenzione » . I tifosi ovviamente non vedono l’ora di trasferirla sul calcio giocato, così come Antonio Conte che ieri ha chiuso la prima settimana di allenamenti a Castel Volturno senza i 12 nazionali, impegnati in giro per il mondo.L’allenatore ha concesso due giorni e mezzo di riposo. L’appuntamento è fissato a martedì pomeriggio: entro giovedì rientreranno tutti i titolari e l’allenatore potrà preparare al meglio la trasferta di domenica prossima al Castellani contro l’Empoli. La sfida, pure nel recente passato, ha riservato al Napoli diverse delusioni. Conte lo sa bene e naturalmente manterrà altissima l’asticella della concentrazione per evitare di sottovalutare inconsciamente un avversario che ha cominciato molto bene il campionato. Il Napoli vuole ottenere il massimo per mantenere il primato in classifica e affrontare il mini-ciclo con le grandi ( Milan, Atalanta e Inter) con un buon margine di vantaggio su tutte le altre rivali.