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Napoli-Juventus 2-1: Anguissa e Lukaku lanciano ancora più in alto gli azzurri

La squadra di Motta gioca un bel primo tempo e va avanti con Kolo Muani, ma nella ripresa non c’è storia

Napoli – Settima vittoria consecutiva in campionato per il Napoli, che ha messo ko in rimonta (2-1) la Juventus e ha fatto festa con i suoi tifosi al Maradona, in attesa della risposta dell’Inter. Per lo scudetto sta diventando una corsa a due e ai bianconeri non è bastato passare in vantaggio nel primo tempo con un guizzo del nuovo arrivato Kolo Muani. Le mosse di Conte nell’intervallo hanno mandato infatti in tilt la resistenza della squadra di Thiago Motta e la ripresa è stata a senso unico: pari di Anguissa e sorpasso su rigore di Lukaku. La capolista non si ferma più. Finisce invece qui l’imbattibilità in campionato di Locatelli e compagni.

«La cronaca della gara»

Meret risponde a Yildiz

Non è stato il remake dello scialbo pareggio della gara d’andata di settembre a Torino, perché la situazione di classifica a distanza di 4 mesi è molto cambiata e ha spinto le due squadre ad affrontarsi senza fare troppi calcoli, spinte anche dall’atmosfera incandescente e dal sold out del Maradona. Il Napoli è sceso in campo con la voglia matta di consolidare il suo primato, infatti, incurante delle pesanti indisponibilità di Buongiorno e Olivera in difesa e avendo ormai metabolizzato la cessione di Kvaratskhelia. La Juventus ha invece dimostrato fin dall’inizio un volto più intraprendente del solito e per poco non ha colpito a freddo al primo tentativo: tracciante di Thuram e dribbling secco (su Spinazzola) di Yildiz, sul cui tiro ravvicinato però Meret ha sbarrato la sua porta con una parata strepitosa (6′).

Kolo Muani colpisce all’esordio

Ma non sono rimasti a guardare in fase offensiva nemmeno gli azzurri, pericolosi sulle fasce con le folate di Neres e una conclusione dal limite di Politano (20′), di poco alta sulla traversa. I ritmi si sono dunque alzati subito parecchio e la contesa è diventata di gestione più difficile per l’arbitro Chiffi, che ha macchiato il suo tentativo di dirigere la sfida un po’ all’inglese sorvolando su alcuni falli assai evidenti, provocando la reazione stizzita dei 50 mila tifosi di Fuorigrotta. La partita ha continuato però a essere intensa e movimentata, con i tentativi dalla distanza di Nico Gonzalez da una parte e Lobotka dall’altra. La migliore occasione è capitata tuttavia sulla testa di Anguissa (41′): mira sbagliata dal cuore dell’area. Pochi i palloni giocabili per Lukaku, sempre spalle alla porta e in grado di rendersi utile solo con un paio di sponde. Non ha invece fallito l’unica chance che gli è capitata il debuttante Kolo Muani, pronto a spedire in rete il pallone capitato quasi per caso dalle sue parti per un controllo sbagliato di Anguissa: diagonale al volo (43′) e bianconeri in vantaggio quasi sul gong dell’intervallo, proprio con un gol di rapina dell’ultimo arrivato.

Anguissa e Lukaku devastanti, Juve ribaltata

Ma non si è trattato di un episodio del tutto casuale, al di là della sua dinamica. La Juventus aveva infatti già il merito di portare la sfida sui suoi binari preferiti, con il pressing ordinato da Thiago Motta sui portatori di palla avversari (in difficoltà Lobotka) e ripartendo negli spazi. Il Napoli ha invece alzato troppo il suo baricentro ed è apparso meno ordinato rispetto ai suoi abituali standard, che però Conte ha avuto la bravura di ripristinare con grande lucidità nell’intervallo: propiziando la furiosa reazione degli azzurri nella ripresa. Inerzia cambiata e gara a senso unico, con Lukaku (5′) che di testa ha costretto Di Gregorio a una parata miracolosa. Il pareggio è arrivato lo stesso però poco dopo e su un’azione analoga: cross di Politano e incornata vincente di Anguissa (12′), dominante su McKennie. Poi una deviazione di Cambiaso ha negato il bis a Politano, autore di una bella volée (17′). Non pervenuti e alle corde i bianconeri, che a furia di barcollare sono stati costretti a incassare in modo quasi fisiologico la seconda rete. Colpa di un evidente fallo in area di Locatelli su McTominay, su cui Chiffi non ha potuto fare altro che indicare il dischetto. Gelida la trasformazione di Lukaku, con Di Gregorio spiazzato (24′).

L’impatto impalpabile di Vlahovic

Soltanto a questo punto Thiago Motta ha cercato di correre ai ripari con i cambi, a cui Conte ha però risposta con prontezza con le sue contromosse. Il canovaccio si è ribaltato dal punto di vista tattico nel finale, con la Juventus all’assalto e il Napoli pronto a ripartire negli spazi: l’esatto contrario del primo tempo. Ma il conto alla rovescia è stato per gli azzurri tutto sommato tranquillo: nessun pericolo per Meret e impatto impalpabile dalla panchina per Vlahovic. Meritato il successo in rimonta della capolista, a bottino pieno per la settima partita consecutiva. Il braccio di ferro per lo scudetto con l’Inter continua.

Napoli-Juventus 2-1 (0-1).Napoli (4-3-3): Meret 7 – Di Lorenzo 6.5, Rrahmani 6.5, Juan Jesus 6, Spinazzola 6.5 – Anguissa 7.5, Lobotka 6 (44’ st Gilmour sv), McTominay 6.5 – Politano 7 (37’ st Mazzocchi sv), Lukaku 7 (44’ st Simeone sv), Neres 6.5 (47’ st Ngonge sv). All. Conte 7.5.

Juventus (4-3-3): Di Gregorio 6.5 – McKennie 5.5, Gatti 5.5, Kalulu 6, Cambiaso 5 (20’ st Savona 6) – Koopmeiners 5.5, Locatelli 5 (29’ st Douglas Luiz sv), Thuram 6.5; Yildiz 6.5 (20’ st Mbangula 5.5), Kolo Muani 6.5 (37’ st Vlahovic sv), Nico Gonzalez 5 (29’ st Conceicao sv). All. Thiago Motta 5.5.

Arbitro Chiffi 5

Reti: nel pt 42′ Kolo Muani; nel st 11′ Anguissa, 23′ Lukaku (rigore).

Angoli: 7-1 per il Napoli.

Recupero: 2′ e 5′.

Ammoniti: Lobotka, Spinazzola e Koopmeiners per gioco falloso; Cambiaso per proteste.

Spettatori: 52.000.

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