NAPOLI – Quattordici vittorie (equamente divise tra gare in casa e in trasferta), 44 punti in classifica e lo scatto solitario al comando al termine del girone d’andata, in attesa dei recuperi di Atalanta e Inter. Il calendario impiegherà un po’ di tempo per riallinearsi e il Napoli non può quindi avere la certezza di essersi aggiudicato il titolo di campione d’inverno, visto che il pallino passa adesso nelle mani delle due principali inseguitrici degli azzurri: una partita da recuperare per la squadra di Gasperini (che è a -3 dalla capolista) e addirittura due per quella di Inzaghi, al momento a -4.
Le certezze del Napoli di Conte
Non sono invece più in discussione le certezze con cui Antonio Conte è approdato al giro di boa di metà campionato, superato di slancio grazie al perentorio successo conquistato dai suoi giocatori nell’anticipo di Firenze. I gol di Neres, Lukaku e McTominay (tre dei nuovi acquisti estivi) rappresentano infatti il lasciapassare per competere a pieno titolo nella volata per lo scudetto: un traguardo finora mai dichiarato dal tecnico leccese, che però da adesso in poi avrà più difficoltà a giocare a carte scoperte. Con la qualificazione per la prossima edizione della Champions già sostanzialmente ipotecata, del resto, sarebbe un delitto accontentarsi di aver quasi raggiunto con enorme anticipo il vero obiettivo stagionale: tornare dalla porta principale in Europa. L’appetito dei tifosi viene mangiando e per questo c’è grande attesa per le mosse sul mercato invernale di Aurelio De Laurentiis, da cui può arrivare l’input per alzare l’asticella.
Apprensione per Olivera
Il Napoli è arrivato lassù spremendo al massimo il suo motore, come ha messo in chiaro anche pubblicamente Conte. E i due giorni di vacanza concessi dopo la vittoria di Firenze ai giocatori sono solo il palliativo per ricaricare un po’ le pile, in vista della partita di domenica prossima al Maradona contro il Verona. L’organico è esiguo e stanno aumentando in modo preoccupante gli infortuni da stress, col pienone in infermeria e il timore che agli stop di 3 titolari del calibro Buongiorno, Kvaratskhelia e Politano si aggiunga ora quello di Olivera, ko allo stadio Franchi a causa di un colpo subito al polpaccio. Il difensore uruguaiano sarà sottoposto ai test medici martedì, al rientro alla base.
Conte vuole almeno due rinforzi
Conte spera che non si tratti di niente di grave e confida per il Verona pure nei recuperi di Politano e Kvaratskhelia. Ma per lottare fino in fondo per lo scudetto il tecnico del Napoli è convinto di avere bisogno come minimo di due rinforzi, se non tre. Non è un mistero la corte per il difensore brasiliano Danilo, scivolato ai margini del progetto della Juventus. È una situazione simile a quella che sta vivendo nella Roma il centrocampista Pellegrini, altro giocatore che potrebbe fare comodo agli azzurri. Le uscite di Zerbin e Ngonge potrebbero invece dare il via libera per un arrivo in attacco, con la suggestione della pista che porta al prestito di Chiesa, che a Liverpool non ha mai spazio e rischia di questo passo d’uscire anche dal giro della Nazionale.
Kvara ago della bilancia
Il Napoli a metà del campionato ha la miglior difesa della Serie A (solo 12 gol subiti in 19 partite), ma un attacco che non dà altrettante garanzie. Conte sta mascherando questo handicap rispetto ad Atalanta e Inter con l’esplosione di Neres e i progressi di Lukaku, mentre non è ancora riuscito a riportare ai suoi migliori livelli Kvaratskhelia. Il georgiano può diventare l’ago della bilancia per le ambizioni da scudetto degli azzurri: in positivo o in negativo. Ma puntare tutto su di lui sta diventando una pericolosa scommessa e per questo De Laurentiis – che comunque sta stringendo i tempi per rinnovare il contratto del campione dell’Est – medita di entrare in azione sul mercato. A metà campionato la posta si è alzata di colpo e con qualche ritocco il sogno può veramente diventare realtà.