Il tecnico del Napoli Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita del Maradona contro il Napoli di Italiano.
Il Napoli ha vinto tutte le ultime tre gare contro la Fiorentina in Serie A (segnando sempre almeno due gol) e non arriva a quattro successi di fila nel massimo torneo contro i Viola dal periodo compreso tra 1988 e 1990 (cinque in quel caso).
Queste le parole di Spalletti:
“La Fiorentina è molto migliorata. Grazie alla società, perché la rosa è solida, hanno agito bene sul mercato, nella scelta dell’allenatore, poi per le insidie basta ricordare la gara di Coppa Italia dove ne ce ne hanno fatti cinque, in casa. Io il tecnico l’ho portato come esempio, anche contro nove quando chiedeva ai suoi di fare gol, è il modo giusto per dare fiducia per diventare una grande squadra e gli va detto bravo. La gara è molto pericolosa perché loro giocano un calcio moderno, ti pressano, gestiscono palla, fanno un calcio rapido, con pressioni alte e gioco sugli esterni perché attaccano molto lì. Sarà una partita difficilissima, ma sappiamo quello che serve e proveremo a portarla a casa. In casa però ne abbiamo presi cinque l’ultima…”.
Spalletti dedica una parola anche sulla lotta Scudetti, dove il Napoli ora è in piena corsa assieme a Milan e Inter:
“Farà la differenza la resilienza, mettersi sempre in gioco, ripartire ogni giorno. Noi dobbiamo almeno provare a vincere queste ultime partite, poi dipenderà dalle situazioni di gioco, le qualità degli avversari, ma abbiamo chiaro il percorso da qui alla fine, poi è chiaro che ci sono altre squadre e il risultato della prossima partita dipenderà anche dalla precedente ma sono convinto che i ragazzi daranno tutto. Lo Scudetto si può anche non vincere, dobbiamo viverlo serenamente, al di là di come andrà è stata e sarà una stagione meravigliosa. Nessuno può parlare di fallimento, perché la conquista di un posto in Champions è un obiettivo, i nostri calciatori sanno però cosa vogliono, poi se basterà, e dipenderà da noi, lo vedremo andando avanti”.
Infine, un commento anche sul momento del centravanti nigeriano Victor Osimhen:
“Sta bene, ad inizio settimana ha avuto un piccolo problema, quindi abbiamo preferito farlo staccare per precauzione. Ci sarà, ha fatto gli ultimi allenamenti andando forte e non sentendo niente. Per noi è fondamentale, ma non averlo ci ha aiutato a capire la qualità dei giocatori che abbiamo, ci ha confermato quanto è forte Mertens, Petagna quando ha giocato, Zanoli che non aveva mai giocato e fa il Di Lorenzo, Lozano e Elmas che entrano dopo e mettono al sicuro il risultato con forza e velocità. Osimhen è molto importante ma non spingetelo troppo, non carichiamolo troppo, non soffiate sempre, deve stare in un gioco di squadra”.