Napoli – Il Maradona è già ai piedi di Romelu Lukaku, che si è fatto bastare mezz’ora per trascinare il Napoli alla soffertissima vittoria (2-1) in rimonta sul Parma, crollato nel finale dopo l’espulsione del portiere Suzuki che ha mandato il porta il portiere per caso Delprato, professione difensore. Il nuovo bomber belga ha infatti firmato il pareggio e ha spalancato la strada per il sorpasso nel recupero di Anguissa, l’autore del gol che ha condannato in extremis alla sconfitta la brillante formazione di Pecchia. Per Conte dopo il rigore di Bonny una gara tutta in salita: vinta con il cuore in attesa del bel gioco.
«La cronaca della gara»
Era l’ultima tappa del mini campionato di agosto e le due squadre si sono presentate al rendez vous del Maradona in condizioni opposte: lavori in corso per il Napoli e bilancia delle certezze spostata a favore del Parma, che aveva già dimostrato nelle prime giornate d’avere un assetto tattico ottimale: figlio della travolgente cavalcata promozione del gruppo di Pecchia, nella passata stagione. La rifondazione di Conte è invece all’inizio e viaggia in ritardo pure per il sofferto epilogo del mercato: condizionato dalla mancata partenza di Osimhen (messo fuori rosa) e dal conseguente arrivo in extremis degli ultimi rinforzi, con gli scozzesi McTominay e Gilmour che hanno fatto appena in tempo a essere presentati ai tifosi prima del via. La mancanza di un centravanti ha viceversa accelerato l’inserimento di Lukaku, che ad appena due giorni dal suo arrivo è partito subito dalla panchina ed è stato gettato nella mischia a mezz’ora dalla fine, risultando decisivo. Mossa vincente e giustificata dalle grandi difficoltà incontrate dagli azzurri.
Il rosso a Suzuki, la zampata di Lukaku
C’è un buco nero nel cuore del nuovo 3-4-2-1 di Conte, in cui Anguissa e Lobotka non sembrano avere capacità e caratteristiche per sostenere il centrocampo da soli. Lì ha picchiato duro il Parma e nemmeno la traversa e il palo colpiti nella stessa azione da Kowalski e Bonny sono bastati al Napoli per fiutare il pericolo. Sohm ha infatti trovato davanti a sé un’altra voragine e della sua percussione ha approfittato Bonny, abbattuto da Meret a due passi dalla porta. Rigore netto e trasformazione perfetta del francese. Raspadori dall’altra parte ha invece annaspato negli spazi stretti e solo Kvaratskhelia è riuscito a creare qualche pericolo. Per questo — dopo un palo in mischia di Buongiorno — sono serviti gli ingressi di Neres e Lukaku. Il brasiliano ha infatti costretto a un’uscita fallosa Suzuki: già, ammonito, espulso e sostituito tra i pali alla mezzora dal terzino Delprato, visto che Pecchia aveva esaurito i cambi. Poi ci ha pensato il belga a fare esplodere nel 1’ del lunghissimo recupero il Maradona con il diagonale del pareggio. Il resto l’hanno fatto la spinta dei 50 mila e la superiorità numerica, capitalizzata in extremis dallo stacco vincente di Anguissa. Nel pazzo finale pure un miracolo di Meret su Almqvist. Brividi.
NAPOLI 2 46′ st Lukaku, 51′ st Anguissa
PARMA 1 19′ pt Bonny (rig.)
Napoli (3-4-2-1): Meret 7 – Di Lorenzo 6, Rrahmani 6, Buongiorno 6.5 – Mazzocchi 5 (33′ st Simeone sv), Anguissa 7, Lobotka 5.5, Olivera 5 (1′ st Spinazzola 6.5) – Politano 5.5 (24′ st Neres 7), Kvaratskhelia 6.5 – Raspadori 5 (17′ st Lukaku 7). All. Conte 6.5.Parma (4-2-3-1): Suzuki 4.5 – Coulibaly 6, Balogh 6 (28′ st Osorio sv), Circati 6, Valeri sv (8′ pt Delprato 6.5) – Bernabé 6, Sohm 7 – Man 6.5, Mihaila 6 (28′ st Charpentier sv), Kowalski 6.5 (12′ st Almqvist 6) – Bonny 7 (12′ st Cancellieri 5.5). All. Pecchia 6.5.Arbitro: Tremolada 5.5Note: esp. Suzuki (30′ st), amm. Anguissa, Lobotka, Conte, Mihaila e Delprato. Spettatori 45 mila circa