Un fiume in piena. Rudi Garcia ha mantenuto l’aplomb per più di un anno dopo il suo esonero dalla panchina del Napoli (era il novembre 2023 dopo il ko con l’Empoli al Maradona), ma adesso ha deciso di ricostruire la sua verità in una lunga intervista rilasciata al media Carrè di Raphael Domenach. Nel suo mirino ci sono il presidente Aurelio De Laurentiis e il suo successore Walter Mazzarri.
Le accuse al presidente
Non fa sconti a nessuno dei due. A cominciare dal numero uno del club azzurro: “All’inizio – spiega Garcia – pensavo di avere a che fare con un gentleman, ma invece si è rivelato una persona che si immischia in cose che non gli competono. Ho pagato l’avergli detto di stare al suo posto. Lui rispose che non poteva proteggermi se non lo avessi ascoltato, ma io non ne avevo bisogno”.
La squadra
Le incomprensioni cominciarono subito: “C’era un gruppo sano, ma serviva qualche innesto per continuare a competere ad alti livelli. I giocatori inconsciamente pensavano di rifare esattamente come l’anno prima, ma non funziona così. Volevo un difensore, come Aguerd, e un mediano forte fisicamente, ma non sono arrivati. Sono stati acquistati giocatori di prospettiva che poi sono stati prestati altrove. Avrei voluto subito il rinnovo dei contratti di Osimhen e Zielinski per metterli nelle migliori condizioni”. Non è andata così: “Quest’estate il Napoli ha preso un difensore come Buongiorno e un centrocampista come McTominay. Probabilmente De Laurentiis avrebbe dovuto tenermi e forse sarebbe andato in Champions”.
“De Laurentiis capisce di cinema ma non di calcio”
Il numero uno azzurro ha dichiarato di aver pensato all’esonero già nel giorno della presentazione: “Magari ha detto quelle cose perché si è reso conto di essere stato un po’ cogl…e doveva coprire certi errori strategici. De Laurentiis voleva che facessi giocare 45 minuti un giocatore e poi altri nella ripresa. A 60 anni nessuno mi può dire questo. De Laurentiis capisce di cinema, ma non molto di calcio. Quando sono arrivato, tutti volevano andarsene perché si lamentavano di essere pagati poco. Giuntoli se n’era andato e nessuno interveniva quando Osimhen e Kvaratskhelia si lamentavano delle sostituzioni”. Garcia ha poi attaccato pure Walter Mazzarri, definito un ‘tocard’, un perdente: “Non ha classe, non mi ha ringraziato dei punti che gli ho lasciato e del fatto che gli bastasse vincere una partita per qualificarsi agli ottavi di Champions. Poi ha concesso un’intervista, quando io ero ancora l’allenatore, sul modo di giocare del Napoli. Non si fa”.