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Napoli, società del manager dei calciatori Mino Raiola versano 8 milioni al fisco italiano

L’intesa con le sigle che fanno riferimento al defunto procuratore sportivo dopo le indagini della Guardia di Finanza napoletana sulle commissioni per le compravendite in serie A

Tre società estere una maltese e due inglesi attraverso le quali il defunto procuratore sportivo Mino Raiola ha operato in Italia tra il 2016 e il 2020 hanno versato 8 milioni di euro all’Agenzia delle entrate nell’ambito di un accordo raggiunto al termine di una serie di verifiche fiscali della Guardia di Finanza di Napoli.

Si tratta di società con le quali Raiola ha concluso diversi numerosi contratti di compravendita di diversi e importanti calciatori di serie A e dei loro relativi diritti di immagine.

Le indagini hanno portato alla luce commissioni fatturate ai club italiani ma non dichiarate per circa 90 milioni di euro.

Figurano anche il contratto di trasferimento di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United, nel 2016, e il rinnovo contrattuale di Gianluigi Donnarumma al Milan, nel 2017, tra gli oltre 60 contratti conclusi da Mino Raiola attraverso la società maltese Three Sports Business Ltd e con le inglesi Topscore Sports Ltd e Isport Worldwide Ltd, finiti nel mirino della Guardia di Finanza di Napoli.

Al termine degli accertamenti delle fiamme gialle sono emerse commissioni fatturate ai club italiani ma non dichiarate per circa 90 milioni di euro che le società finite nel mirino degli investigatori hanno regolarizzato versando 8 milioni di euro al fisco italiano.

Nella lista dei contratti analizzati ci sono anche quelli riguardanti le cessioni di Hirving Lozano dal Psv al Napoli, di Kostantinos Manolas dalla Roma al Napoli, di Matthijs de Ligt dall’Ajax alla Juventus e di Moise Kean dalla Juventus all’Everton nel 2019.

L’ipotesi del fisco è che, attraverso mandati conferiti in esclusiva a Raiola, le tre società abbiano operato in Italia attraverso una “stabile organizzazione personale” non dichiarata.

Al termine delle verifiche, pur disconoscendo l’esistenza di una “stabile organizzazione occulta”, i professionisti delegati ad assistere le società estere di Raiola hanno raggiunto un accordo con l’Agenzia delle entrate in base al quale le commissioni fatturate ai club italiani sono state tassate in proporzione ai giorni di permanenza effettiva in Italia di Raiola (fiscalmente residente nel Principato di Monaco fino alla prematura scomparsa avvenuta il 30 aprile 2022 nell’ospedale San Raffaele di Milano).

L’accordo, secondo quanto si è appreso, è stato raggiunto in adesione ai processi verbali di constatazione della Guardia di Finanza, applicando un istituito recentemente introdotto dalla riforma fiscale del governo Meloni.

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