Napoli – C’è vita anche senza Kvaratskhelia e il Napoli ha approfittato della sfida al Maradona contro il Verona per lasciarsi subito alle spalle i veleni per l’addio del campione georgiano, ormai a un passo dal Psg. Gli azzurri hanno infatti conquistato lo stesso la quinta vittoria consecutiva in campionato (2-0, autorete di Montipò e gol di Anguissa) e hanno rafforzato il loro primato in classifica, cancellando anche il ko subito nel debutto in campionato contro la squadra veneta. In sei mesi Antonio Conte ha costruito una macchina da punti quasi perfetta e a Fuorigrotta ha brillato la stella del brasiliano Neres: il nuovo eroe per puntare al quarto scudetto.
«La cronaca della gara»
Neres ha già scalzato Kvara nei cuori dei napoletani
Kvaratskhelia, chi era costui? Gli idoli nel calcio moderno hanno quasi tutti una data di scadenza e nella gelida notte del Maradona i 40 mila fedelissimi presenti in tribuna hanno impiegato il minimo sindacale di 90’ per voltare subito pagina, trovando in Neres il nuovo beniamino con cui rimpiazzare uno dei protagonisti più amati del terzo titolo tricolore. La stessa scelta del resto l’ha fatta sul campo anche Conte, sistemando l’attaccante brasiliano proprio sulla corsia sinistra dell’attacco del Napoli: laddove per due stagioni e mezza ha imperversato con le sue serpentine il talento georgiano, nemmeno presente allo stadio e in attesa della chiusura della trattativa per la sua cessione al Paris Saint Germain.
Partenza a razzo e gol quasi immediato
Ma affrancarsi dalla dipendenza dal numero 77 è diventata soprattutto la missione dei suoi (quasi ex) compagni, che sono partiti a razzo e hanno impiegato una manciata di minuti per mettere in discesa la sfida con il Verona, il cui bunker è venuto giù sulla prima incursione di Di Lorenzo: blitz centrale su sponda di Lukaku e gol un po’ fortunoso del capitano, il cui tiro ha mandato il pallone in rete dopo una carambola tra il palo e la schiena di Montipò. Dopo appena 5’ il Napoli si è dunque trovato in vantaggio e si è scrollato dalle spalle pure un altro peso, visto che alla squadra di Conte viene di solito meno facile sbloccare il risultato nelle partite al Maradona.
Qualche gol di troppo fallito
Nemmeno stavolta però gli azzurri sono riusciti ad alzare la loro percentuale realizzativa e il Verona è stato graziato in due occasioni dai clamorosi errori di mira di Anguissa e McTominay, che non sono riusciti a sfruttare gli assist dell’indiavolato Neres. Più sfortunata la conclusione di Lukaku, invece: sinistro su schema da calcio piazzato e palla che ha mancato lo specchio della porta per una questione di centimetri. La squadra di Zanetti è uscita così con danni limitati dalla bufera iniziale e ha trovato il modo per portare a sua volta una minaccia con Tengstedt: colpo di testa alto. Le assenze di Buongiorno e di Olivera hanno aperto dei varchi nella difesa della capolista, quasi tradita pure da un’uscita a vuoto di Meret e costretta ad attendere la ripresa per finire il suo lavoro.
Il gran tiro di Anguissa
Dopo l’intervallo il Napoli ha intensificato i suoi assalti, sfiorando il bis con McTominay e due volte di testa con Rrahmani. Ma al quarto tentativo è stato Anguissa a trovare il raddoppio con un tiro dalla distanza, favorito dopo sponda di Lukaku. Gol con dedica a Daniele, il giovane tifoso azzurro scomparso la settimana scorsa e ricordato con il lutto al braccio. Verona ko con mezz’ora d’anticipo e 5ª vittoria di fila per la capolista, che ha reagito bene alla tempesta per l’addio di Kvaratskhelia. “Non mi ha deluso Kvara — dice Conte — ma il non aver saputo incidere. Peccato, ma chi lo vuole deve soddisfare il club. Questa situazione evidenzia la maturità del gruppo”.
Verona-Napoli 2-0 (1-0)
Napoli (4-3-3): Meret 6 – Di Lorenzo 7, Rrahmani 7, Juan Jesus 6, Spinazzola 6 (37′ st Mazzocchi sv) – Anguissa 7, Lobotka 6.5, McTominay 6.5 (32′ st Raspadori sv) – Politano 6 (32′ st Ngonge sv), Lukaku 7 (32′ st Simeone sv), Neres 7 (45′ st Zerbin sv). All. Conte 7.
Verona (5-3-2): Montipò 5.5 – Dawidowicz 5.5, Coppola 5.5, Magnani 5.5 – Faraoni 6 (31′ st Daniliuc sv), Belahyane 6 (39′ st Mosquera sv), Duda 5.5, Lazovic 5.5 (24′ st Bradaric 6) – Suslov 5.5 – Sarr 5 (24′ st Livramento 5.5), Tengstedt 6 (31′ st Kastanos 6). All. Zanetti 5.5.
Arbitro: Zufferli 6.Reti: 5′ pt Montipo’ (aut.), 16′ st AnguissaNote: spettatori 40 mila.