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Ndoye-Orsolini, le tue ali Bologna. Venezia annientato al Dall’Ara

Partita dominata, due rigori trasformati, doppietta dello svizzero, gol di Orsolini. Ventun punti, gli stessi di un anno fa: e sabato la sfida a Thiago, prima però c’è la Coppa

È tre volte Natale al Dall’Ara, il dicembre del Bologna s’apre con tre punti, due rigori e la doppietta di Ndoye che finalmente si sblocca e trova i tanti agognati primi gol della stagione. Quelli che gli mancano per essere un top, e tutto il commentario sul potenziale non del tutto espresso che si porta dietro da una stagione e mezza, insomma. Col Venezia una serata e una partita uggiosa e grigia la stappa però Orsolini, uscito dalla panchina per metter la quinta al Bologna, che alla fine dilaga coi lagunari che continuano a non far punti e ciccano pure la prestazione.

In un primo tempo che entusiasma poco il brivido è proprio alla lettura delle formazioni, con la scelta di panchinare Orsolini che mette in subbuglio i tifosi già lungo via Andrea Costa alla notifica dell’esclusione eccellente. Un riposo che rallenta il Bologna dell’avvio ma devasta il Venezia nella ripresa, quando nei primi 7 minuti in campo l’esterno fa gol e assist. Il suo ingresso fa game, set e match in un amen, la sua assenza aveva generato pure il secondo motivo d’interesse del primo tempo, il dibattito tra Ndoye e Castro su chi dovesse provvedere a realizzare il rigore numero uno. Tiro io, no tiro io, la palla se la piglia prima uno poi l’altro ma quando la scelta sembra caduta sull’argentino, magnanimamente ci ripensa e riconsegna la chance per sbloccarsi al compagno. Nella sua notte da bomber lo svizzero un paio di sgommate a destra le aveva già azzeccate, mentre di là Karlsson è trottolino che finisce per danzare spesso su se stesso e non quagliare mai al momento ghiotto. Soprattutto quando la pressione alta dei compagni gli mette sul piede il pallone comodo per raddoppiare ma lo appoggia su Stankovic, e stavolta non scivola sotto alle braccia del portiere come a Roma. Non il solo a far scorpacciate, lassù al nord, perché pure Odgaard un paio se ne mangia, ma lui ha del credito, anche in questa gara di tanta presenza e pure col recupero palla in tandem con Moro che porta al 3-0. Mentre con quel tiraccio e un successivo appoggio molle che avvia un contropiede Karlsson perde la fiducia dei compagni, che non gliela passan più, e di Italiano che non può che chiamare l’aiuto di Orsolini. E visto come entra la vera stella di questo Bologna, benissimo così. Il piedino ce lo mette pure Dallinga, conquistandosi un rigore furbetto e poi sbagliando qualcosa di troppo nei contropiedi finali. Resta un frammento di gara che impacchetta il risultato, ma è tutto un secondo tempo dominato dai rossoblù, che hanno gli stessi punti di un anno fa e sabato prossimo sfideranno la Juve di Motta allo Stadium. Ma prima, già martedì, c’è la Coppa Italia col Monza.

Bologna-Venezia 3-0

Bologna (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri (5’st Holm), Beukema, Lucumì, Miranda; Moro, Freuler; Ndoye (38’st Dominguez), Odgaard (38’st Urbanski), Karlsson (19’st Orsolini); Castro (29’st Dallinga). All. Italiano.

Venezia (3-4-2-1): Stankovic; Idzes, Svoboda, Sverko (30’st Altare); Candela, Duncan (7’st Yeboah, 30’st Crnigoj), Nicolussi Caviglia, Haps (1’st Ellertsson); Oristanio; Busio; Pohjanpalo (40’st Raimondo sv). All. Di Francesco.

Arbitro: Massimi di Termoli.

Reti: 21’pt rig e 26’st Ndoye, 24’st Orsolini (rig.) Note: ammoniti Sverko, Busio, Di Francesco (dalla panchina). Spettatori 24866________________________________________

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