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Nico Gonzalez e Gudmundsson, conto alla rovescia per il tormentone dell’estate

Ore decisive per la trattativa che coinvolge anche Genoa e Juventus

Chiamatelo pure il tormentone estivo. Altro che “Black Nirvana” di Elodie o “Storie brevi” di Annalisa e Tananai. Il doppio affare intrecciato che tiene sugli attenti tre società alla ricerca del colpo a effetto è in assoluto il più seguito dai tifosi di Fiorentina, Genoa e Juventus. La trama è ormai nota: un club, quello ligure, che si ritrova a due giorni dall’inizio del campionato senza più il suo attaccante Mateo Retegui (preso con un blitz dall’Atalanta) e con l’altro interprete offensivo Albert Gudmundsson che ha chiesto di andare via con destinazione Firenze. La Fiorentina che attende che il Genoa prenda il suo sostituto in modo da liberare l’islandese e incassare quanto necessario per concludere le operazioni che mancano al tecnico Alberto Gilardino per non abbassare l’asticella delle proprie ambizioni. E poi c’è la Juventus, che attende che il Genoa compri il sostituto di Gudmundsson per sbloccare l’islandese e permettere alla Fiorentina di liberare Nico Gonzalez che a sua volta ha già stretto un accordo virtuale coi bianconeri nonostante la dichiarata volontà del presidente Rocco Commisso di non voler cedere il suo numero dieci. Il tutto, come nel più classico dei film di James Bond, mentre le lancette del conto alla rovescia (sull’inizio del campionato, in questo caso) scorrono inesorabili di giorno in giorno. La sensazione è che in qualsiasi momento il Genoa possa dare il via al domino perfetto. Il nome individuato è quello di Fabio Silva, attaccante di 22 anni del Wolverhampton che pare a un passo dal sì necessario per scatenare l’effetto a catena. Una volta acquistato il portoghese, ecco che i viola potrebbero fare centro con la proposta da 25 milioni di euro complessiva (7 prestito oneroso e 18 di riscatto che diventa obbligatorio a determinate condizioni) che attende la risposta definitiva.

Anche in questo caso, così come per Nico Gonzalez, l’accordo di massima col giocatore è già stato raggiunto da tempo. Gudmundsson e Nico, in questo tormentone, hanno un ruolo chiave. Entrambi vorrebbero partire alla ricerca di nuove avventure: per l’islandese un salto in un sistema di gioco a lui congeniale che completerebbe la squadra di Palladino dal centrocampo in sù in maniera definitiva. Un obiettivo seguito e corteggiato fin da gennaio, per il quale adesso la dirigenza viola ha deciso di stringere convinta che il tempo giochi dalla sua parte. Per l’argentino, che continua ad allenarsi e sulla cui convocazione per Parma deciderà Palladino, l’attesa e la convinzione che alla fine si vestirà di bianconero. Un rapporto, quello tra il giocatore e la Fiorentina, che si è incrinato da tempo. Tutto lascia pensare che come per i tormentoni, che arrivano, travolgono e poi si esauriscono, anche per questa trattativa intrecciata sia arrivato il momento della svolta. Ogni giorno potrebbe essere quello giusto, ogni ora quella dell’ok che accende la luce verde. Tutto apparecchiato, insomma. L’ingresso nelle ultime due settimane di calciomercato aggiunge un po’ di sale alla vicenda, se mai ce ne fosse bisogno. Anche perché sabato la Fiorentina gioca al Tardini e il campo non considera i rumors, le indiscrezioni o le suggestioni. Palladino, oltre a Gudmundsson, si attende altro anche negli altri reparti.

In porta, invece, le idee sono ormai chiare: dopo l’arrivo di De Gea ecco il rinnovo di Pietro Terracciano. Accordo fino al 2026 per il portiere che dunque ha scelto di giocarsi le proprie possibilità anche in presenza di un campione assoluto come lo spagnolo. «Sono felicissimo, è quello che volevo – ha dichiarato ai microfoni del club viola – Ho sempre detto che per me Firenze era un punto d’arrivo e ho sempre spinto per restare qui. Anche la mia famiglia è contenta, la nostra è stata anche una scelta di vita oltre che sportiva. Si può crescere sempre, anche a 34 anni». Poi una battuta sul suo nuovo compagno di reparto: «Da parte mia c’è curiosità di vederlo all’opera perché è un giocatore con grande esperienza e una storia importante. Gli daremo sicuramente una mano e sono sicuro che anche lui la darà a noi». Valutazioni, anche su eventuali offerte dal mercato, per Christensen. Discorso differente invece per i classe 2006 Martinelli e Leonardelli, che godono di grande stima all’interno del club, e per i quali la dirigenza cercherà le soluzioni migliori per farli crescere nell’ottica di valorizzarne le qualità in futuro.

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