Como – L’allievo ha superato il maestro. Fabregas, che lo aveva avuto come allenatore al Chelsea, ha rimandato a casa Sarri con un 2-0, risultato fin troppo generoso per come si era messa la partita. Il ritorno del tecnico toscano sulla panchina della Lazio non poteva essere più traumatico: i padroni di casa lo sono stati anche del campo, dall’inizio alla fine. E a ben pensarci, non stupisce che una squadra che non ha potuto fare mercato sia stata battuta da un’altra che ha potuto spendere 100 milioni. Ciò che invece sorprende è stato lo strapotere del Como nel ritmo e nell’organizzazione di gioco.
«La cronaca della gara»
Como a velocità doppia
Nel primo tempo ha giocato solo il Como, più fluido, fisico e veloce. La squadra di Fabregas ha tenuto il possesso palla per il 70 per cento del tempo e ha costantemente cercato la porta, spesso in modo pericoloso. Fra gli otto tiri tentati, tre sono stati di Jesus Rodriguez, indemoniato, che ha anche colpito un palo di testa. Attivissimi anche Nico Paz e il difensore centrale Ramon, di fatto attaccante aggiunto. La Lazio, inizialmente tramortita dal ritmo degli avversari, ha guadagnato coraggio nel finale, ma senza mai rendersi davvero pericolosa.
Como in vantaggio con Douvikas
Nella ripresa il Como è ripartito alla stessa velocità supersonica con cui aveva affrontato il primo tempo. La Lazio ha trovato la prima vera occasione con Cancellieri, che ha sfiorato il palo alla destra di Butez, ma dopo nemmeno un minuto è arrivato il gol del Como: Nico Paz ha lanciato in area Douvikas, che, preferito a Morata, ha calciato e Provedel non ha potuto fare altro che deviare in porta. Alla Lazio, oltre alla gamba e a un po’ di determinazione, è mancato soprattutto Rovella, risparmiato per la nascita della figlia Venere e poi inserito al posto di Cataldi.
Il raddoppio capolavoro di Paz
Nel momento più difficile per la Lazio, con il Como vicinissimo al raddoppio con Ramon, Castellanos è riuscito a battere Butez, ma il Var lo ha pescato in fuorigioco. Per la prima volta in Serie A l’arbitro ha spiegato in diretta la decisione di annullare il gol, come già si era fatto durante il Mondiale per club. Pochi minuti dopo è arrivato il capolavoro di Nico Paz su punizione. Sarri ha provato a mischiare le carte con i cambi, ma senza risultati. E così da Cunha ha costretto Provedel a superarsi per evitare il 3-0 con un gran tiro.
Ambizioni europee
Che il Como, dopo il decimo posto dello scorso anno, punti ora alle coppe europee lo ha detto lo stesso Fabregas: “Stiamo costruendo per arrivare in Europa, non so se quest’anno o il prossimo, ma a piccoli passi ci riusciremo”. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, riempiendo completamente lo stadio, nonostante la questura di Como, insieme all’Ufficio Anagrafe, avesse individuato e annullato numerosi biglietti intestati a residenti nel Lazio che avevano fornito dati falsi per accedere ai settori riservati ai comaschi.
Fabregas: “Piedi per terra”
Fabregas ha commentato così la vittoria: “Questa è mentalità, tutti i ragazzi sono abituati ad avere pressione e vincere, giocare con la linea alta. Per questo portiamo gente qua abituata a questo tipo di gioco, che non si fa prendere un po’ dal nervosismo. La loro fame e voglia di imparare, da potare in campo, mi rende orgoglioso e mi fa contento anche con la voglia di lavorare con loro. C’è tanto margine di miglioramento e dobbiamo rimanere con i piedi per terra, ma si riparte con una partita importante a Bologna “.
Sarri: “Como altra categoria”
Il tecnico della Lazio, Maurizio Sarri, ha detto: “La squadra era pronta per fare un altro tipo di calcio, ma oggi era pronta a pochi tipi di calcio.Ho visto una differenza tecnica che mi aspettavo ma non a questi livelli. Speriamo che sia stata una brutta giornata da parte nostra perché se questa è la realtà non siamo messi benissimo.C’é stata mancanza di qualità da parte nostra, venivamo da delle partite amichevole fatte su altri livelli rispetto ad oggi. Che fosse dura lo sapevamo, la crescita del Como è stata esponenziale e la qualità di oggi era di un’altra categoria”