MILANO – È cresciuto nella cantera del Real Madrid, ma il suo idolo ha vestito per una vita la maglia del Barcellona. “Da sempre prima delle partite guardo su Youtube i gol e le giocate di Leo Messi. Ora che in nazionale posso allenarmi con lui, posso anche studiarlo da vicino”. Così Nico Paz, giovane talento argentino del Como, ha spiegato il trucco delle sue prodezze in campo. Il numero 10, nella partita poi pareggiata 1-1 contro il Genoa, dopo 12 minuti ha illuminato lo stadio Sinigaglia con una rete che resterà negli occhi dei tifosi a lungo.
Il gol capolavoro al Genoa
Ricevuta palla da Álvaro Morata, Nico Paz si è girato su se stesso nel pochissimo spazio che la difesa genoana gli ha concesso, ha evitato due avversari, e ha scagliato un sinistro preciso che si è infilato alle spalle di Leali. E quando gli è stato chiesto se questo sia stato il suo più bel gol in stagione, ha dato una risposta da campione: “Preferisco quello che ho fatto alla prima giornata contro la Lazio, perché abbiamo vinto la partita”.
L’inizio scintillante della stagione
Il gol al Genoa è solo l’ultima perla di un avvio di campionato straordinario. Alla prima gara del campionato, contro la squadra di Sarri, Paz aveva già mostrato il meglio del suo repertorio: un assist geniale per Douvikas, trovato con un corridoio che solo i grandi campioni sanno vedere, e una punizione perfetta che aveva lasciato immobile Provedel. In tre partite, il classe 2004 ha già inciso con giocate di tecnica e fantasia che hanno fatto innamorare Como e non solo: alla Casa Blanca di Madrid lo guardano crescere e pensano al futuro.
La crescita al Real Madrid
Nato nelle Canarie, a Tenerife, ma con passaporto argentino, Nico è figlio d’arte: suo padre Pablo – molto amico del vicepresidente dell’Inter, Javier Zanetti – è stato difensore di livello internazionale, medaglia d’argento ad Atlanta 1996. Ha esordito in Champions a 18 anni, lasciando subito intravedere un talento speciale. In Catalogna, alla Masia del Barcellona, sarebbe stato titolare già da tempo, ma scalare le gerarchie al Real è più complicato. Da qui la scelta di mandarlo a maturare in Serie A, dove oggi è protagonista assoluto con la maglia del Como di Fabregas.
L’investitura di Leo Messi
A consacrare Paz è stato anche il suo idolo, Leo Messi, che dopo l’esordio di Nico la nazionale argentina lo ha elogiato pubblicamente: “Ha tantissima qualità e spero che continui a crescere. Ha una testa impressionante, capisce perfettamente la partita”. Parole che pesano come un’investitura, soprattutto per un ragazzo che non era neppure nato quando Messi cominciava a giocare coi professionisti.
Un futuro da top player
Come ovvio, Nico Paz in Europa fa gola a molti: l’Inter aveva provato a prenderlo con un’offerta al Como da 30 milioni, e il Tottenham si è spinto fino a 70. Una cifra monstre, respinta dai fratelli Hartono, proprietari del club lariano e tra i più ricchi del calcio mondiale. L’obiettivo è ambizioso: costruire una squadra competitiva in Europa attorno al proprio gioiello. Resta però sullo sfondo il Real Madrid, che mantiene una clausola di recompra per il giocatore a cifre bassissime: 9 milioni nell’estate del 2026, che diventeranno 10 un anno dopo. Più una percentuale su eventuali rivendite. Ed è probabilissimo che Florentino Perez vorrà presto riportarlo a casa.
Un talento che illumina la Serie A
In una Serie A che fatica a lanciare i giovani – in cui i vari Pio Esposito e Camarda sono riserve di lusso – Nico Paz rappresenta un’eccezione. Con i suoi 21 anni, le giocate spettacolari e i gol di rara bellezza, è già uno dei simboli del campionato italiano, come confermano i dati delle visualizzazioni dei video delle sue prodezze. Filmati che i bambini argentini delle scuole calcio studieranno per trarre ispirazione, come Nico faceva – e fa ancora – con quelli di Leo Messi.