Adesso è ufficiale. Il primo Mondiale della carriera di André Onana è davvero finito.
Il portiere dell’Inter e del Camerun, escluso dalla formazione che ha affrontato la Serbia e dal ritiro dei Leoni Indomabili a poche ore dal match contro la squadra dei fratelli Milinkovic-Savic per motivi disciplinari legati ad alcune divergenze con il ct Rigobert Song, non ha accettato la proposta dello stesso allenatore di restare con i compagni.
Una sorta di “tregua”, un ponte per la pace e per la salvaguardia degli equilibri del gruppo che Song aveva tentato dopo la gara pareggiata 3-3 contro la Serbia: “André è uno dei portieri migliori d'Europa. Gli ho chiesto di aspettare, vedremo se si comporterà secondo le nostre regole”.
E invece, nulla da fare, Onana ha scelto di chiudere qui la sua avventura al Mondiale, in cui ha disputato solo la partita contro la Svizzera, persa 1-0. Secondo quanto trapela il portiere farà scalo a Parigi, per poi ritornare in Camerun.
L'Inter si radunerà venerdì 2 dicembre, ma come previsto per i giocatori che hanno partecipato al Mondiale Onana si aggregherà al gruppo in un secondo momento.
Il Camerun affronterà quindi l’ultima partita del girone contro il Brasile con solo due portieri a disposizione, Devis Epassy, che ha giocato contro la Serbia, e il giovane Simon Ngapandouetnbu.
Lo stesso Onana, nella giornata di oggi, ha preso la parola a mezzo social per spiegato la propria posizione:
"Voglio esprimere il mio affetto per il mio Paese e per la mia Nazionale. Ieri non mi è stato permesso di scendere in campo per aiutare il Camerun, come faccio sempre, per raggiungere l'obiettivo. Mi sono sempre comportato nella maniera appropriata per guidare la squadra al successo. Ho fatto tutti gli sforzi e messo tutta l'energia per trovare delle soluzioni alla situazione che un giocatore spesso sperimenta, ma non c'è stata volontà dall'altra parte. Certe cose sono difficile da digerire. Comunque, rispetto sempre e supporto le decisioni delle persone in carica per portare al successo la squadra e il Paese. Mando tutte la mia forza ai miei compagni di squadra perché abbiamo dimostrato che siamo capaci di andare molto lontano in questa competizione. I valori che io promuovo come persona e giocatore sono quelli che mi identificano e che la mia famiglia mi ha dato da quando sono un bambino. Rappresentare il Camerun è sempre stato un privilegio. Il Paese per prima cosa e per sempre. Grazie, André Onana".