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Non basta una buona Juve, il Real Madrid vince 1-0 e vai ai quarti del Mondiale del club

Bianconeri pericolosi nel primo tempo con Kolo Muani e Yildiz, nella ripresa gli spagnoli alzano il ritmo, trovano il gol del vantaggio con Gonzalo Garcia e non corrono rischi

Miami – Il Mondiale italiano finisce qui, in un pomeriggio con il cielo cupo e senza lampi: siamo l’unica delle cinque leghe principali a non mandare squadre nei quarti di finale ma non si può farne una colpa alla Juve che ha ceduto al Real con dignità, dopo mezzora di dominio e un’ora a cercare di mascherare l’inevitabile inferiorità nei confronti di un avversario dalle possibilità smisurate. Il gol di differenza è stato uno solo, quello del ragazzino Gonzalo, altrimenti noto come pronipote di Rita Hayworth: non è bellissimo da dire perché in altri tempi non era così, ma la Juve può essere contenta del minimo scarto, dell’eliminazione a testa alta, dei rimpianti per le occasioni non sfruttate. I migliori sono stati Di Gregorio di qua e Valverde di là: uno è un portiere e l’altro un tuttocampista.

«La cronaca della gara»

Juve con personalità

La Juve stavolta non ha avuto soggezione e ne ha anzi messa al Real, che forse non sospettava un avversario così disinvolto e per niente impaurito al pensiero di farsi prendere a schiaffi da un altro gigante. Questo, invece, i bianconeri lo hanno rimpicciolito per mezzora, costringendolo a un avvio di gara di faticosa rincorsa nel quale la Juve ha avuto tre occasioni da gol che poteva sfruttare meglio, specie la prima di Kolo Muani (scavetto imperfetto per provare a scavalcare Courtois). La Juve non ha fatto le barricate ma ha saputo tenere sulla corda il Real con il pressing continuo, con gli scivolamenti laterali, con la diligente copertura del campo anche degli attaccanti, delegando a Yildiz la creatività e a Locatelli l’organizzazione.

Di Gregorio in cattedra

Il Madrid però ha una dote tecnica talmente elevata (e superiore, occorre riconoscerlo) che alla lunga ha saputo imporla: nella seconda metà del tempo il protagonista è diventato Di Gregorio e ancor più lo sarà nella ripresa, accanendosi in particolare con il formidabile Valverde. L’uruguaiano è stato l’uomo che ha preso in mano la squadra assieme ad Arda Güler: il centrocampo di Xabi Alonso non ha posizioni fisse e il loro movimento ha spesso creato dissesto.

Gonzalo bomber bambino

L’intervallo ha mandato gambe all’aria gli equilibri che facevano comodo ai bianconeri. Il Real è diventato diverso. Ha cominciato a recuperare la palla alla svelta, stroncando quindi sul nascere le velleità di ripartenza della Juve, che non ha potuto prendere fiato tra un’azione di aggiramento spagnola e l’altra, finendo per venire presa per logoramento, per sfibramento. A gioco lungo non c’è modo, neanche con il massimo dell’accanimento in marcatura, di circoscrivere una tale mole di talento. Alla fine una breccia si apre. Il gol l’ha segnato il bomber bambino Gonzalo, di testa, con il fiuto del centravanti vero, quello che sfrutta l’unica palla buona (fin lì non l’aveva praticamente vista), ma a squinternare la difesa juventina è stata la presenza a sorpresa in area di un uomo in più, Rüdiger: per andare a marcare lui, Kalulu ha lasciato libero l’istinto di Gonzalo, 25 gol l’anno corso con il Real Castilla in terza divisione e già tre qui. Di Gregorio ha limitato i danni, due tentativi di Yildiz e Nico Gonzalez non potevano bastare a salvare la pelle. È finita, ma non male.

Real Madrid (3-5-2): Courtois 6 – Rüdiger 6, Tchouaméni 6.5, Huijsen 6.5 – Alexander-Arnold 6.5, Bellingham 5.5, Valverde 8 (45’ st Ceballos sv), Arda Güler 7 (33’ st Modric sv), Fran Garcia 6 – Gonzalo 7 (23’ st Mbappé 6), Vinicius 6. All. Xabi Alonso 6.5.

Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio 8 – Kalulu 6, Rugani 6.5 (41’ st Gatti sv), Kelly 6 (15’ st Kostic 5.5) – Alberto Costa 6.5, Locatelli 6.5 (41’ st McKennie sv), Thuram 6, Cambiaso 6 – Conceiçao 6 (15’ st Nico Gonzalez 6), Yildiz 7 (26’ st Koopmeiners 5.5) – Kolo Muani 5.5. All. Tudor 6.5.

Arbitro: Marciniak (Pol) 6.5.

Rete; 9’ st Gonzalo

Note: ammoniti Bellingham. Spettatori 60 mila circa.

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